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Rischia di chiudere l'unica scuola d'infanzia alla Paltana: 40 bambini in esilio dal quartiere

I Salesiani proprietari della struttura "Mamma Margherita" avrebbero chiuso accordi con altri privati. Sigilli pronti anche per lo storico teatro

La possibile chiusura della scuola “Mamma Margherita” è stata oggetto di discussione nel corso della seduta del Consiglio Comunale di lunedì 27 novembre. La notizia relativa alla messa in vendita dell’immobile, che da sempre ospita la scuola materna del quartiere Don Bosco - Paltana, è arrivata in Consiglio Comunale grazie ad un’interrogazione, presentata dal Consigliere Comunale del Partito Democratico, Marco Concolato, all’Assessora alle Politiche scolastiche Cristina Piva.

La vicenda

Lo stabile, come altri beni di proprietà della Congregazione Salesiana - tra cui il piccolo Teatro Don Bosco - sono stati infatti messi in vendita generando un forte preoccupazione nel quartiere per il venire meno di importanti servizi educativi e culturali. Non si conosce ancora chi ha avanzato il proprio interesse per la struttura ospitante la scuola dell'infanzia, ma da quanto emerge sembra confermata la volontà di interrompere definitivamente l'attività didattica. La scuola, collocata nel cuore del quartiere Don Bosco, di fronte al patronato e agli impianti sportivi, ospita attualmente una quarantina tra bambini e bambine.

Il Pd

«Quaranta famiglie hanno appreso pochi giorni fa che la scuola chiuderà alla fine dell'anno scolastico - dichiara il Consigliere del Pd,  Marco Concolato - e che, se si confermasse quanto ipotizzato, dovranno organizzarsi per portare i figli in strutture poste in altri quartieri con tutto quello che comporta in termini di aumento del traffico, conciliazione dei tempi vita-lavoro e qualità della vita di tutto il rione». Anche la Consulta di quartiere 5A sta seguendo da vicino la vicenda: «Ci auguriamo che il Comune possa dare una pronta risposta alle famiglie che attualmente frequentano la scuola, ora organizzati in comitato spontaneo, per scongiurare quella che sarebbe una grave perdita per tutto il quartiere» aggiungono i consultieri dem, Licia Tolin e Cesare Vanzetti.  

L'assessora Piva

Non si è fatta attendere la risposta dell’assessora Cristina Piva, che nella replica all’interrogazione ha manifestato forte preoccupazione per la vicenda ricordando che nel quartiere l’offerta per la scuola dell’infanzia attualmente disponibile in quartiere è limitata a pochi posti alla Mandria e, in nel quartiere Sacra Famiglia:. «Di scuole nel quartiere non ce ne sono altre - spiega Piva - .E le altre strutture non sono affatto vicine: le uniche sono a Sacra Famiglia o alla Mandria. La preoccupazione delle famiglie è più che giustificata, ma è anche la nostra. Un gruppo così numeroso di bambini rischia seriamente di rimanere senza scuola e noi faremo di tutto per evitarlo. Non abbiamo oggi idee precise su come agire, ma siamo in campo al fianco delle famiglie per trovare una soluzione. Portare fuori i bambini dal quartiere significa anche disaffezionare l'utenza di un quartiere molto attivo». All'orizzonte però non ci sono soluzioni: «Troviamone anche una provvisoria per essere d'aiuto almeno per il prossimo anno scolastico - chiude Piva - .Ma poi dobbiamo assolutamente cercare una strada per dare sostegno a queste famiglie. Non mi sbilancio di più, perché devo capire i contorni della vicenda, ma sicuramente saremo in prima linea su questa vicenda».

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