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Mancato rinnovo del contratto, scioperano i lavoratori dei supermarket alla vigilia di Pasqua

Chiamati a incrociare le braccia i lavoratori e le lavoratrici di Carrefour, Panorama, Lidl, IN’s, gruppo Unicomm (Famila, Emisfero e Mega), ma anche Obi, Leroy Merlin, Iper Montebello, Coin, Ovs e Metro

È stato organzzato per domani, sabato 30 marzo, lo sciopero in molti supermercati per il mancato rinnovo del contratto nelle strutture della Grande Distribuzione in Veneto. Chiamati a incrociare le braccia i lavoratori e le lavoratrici di Carrefour, Panorama, Lidl, IN’s, gruppo Unicomm (Famila, Emisfero e Mega), ma anche Obi, Leroy Merlin, Iper Montebello, Coin, Ovs e Metro.

Sciopero

«Lo dico e lo metto per iscritto a caratteri cubitali che la Uil Veneto è e sarà sempre dalla parte delle persone e quindi anche dei lavoratori e delle lavoratrici non solo sul tema della sicurezza per cui saremo in piazza l’11 aprile prossimo, ma anche sul tema contrattuale, per cui aderiremo allo sciopero di domani, sabato 30 marzo, nelle strutture della Grande Distribuzione. Un’azione necessaria che è stata attivata in modo unilaterale a livello nazionale dopo che si son rotte le trattative con la Federdistribuzione per il rinnovo del contratto. E su cui anche il Veneto farà la sua parte. Lo sciopero si farà sentire ad alta voce perché vogliamo una società giusta in cui venga garantita la tutela della dignità di ciascuno»: ad affermarlo è Roberto Toigo, segretario generale della Uil Veneto, in merito allo sciopero indetto a livello nazionale da Filcams, Fisascat e Uiltucs dopo che Confcommercio, Confesercenti e la Cooperazione, a differenza della Grande Distribuzione, hanno dimostrato ampia e corretta apertura al rinnovo del contratto nazionale. La Grande Distribuzione, invece, in cui sono occupati a livello nazionale circa 500mila addetti, di cui in Veneto 30mila (molti a part time e il 65% rappresentato da lavoratrici donne), «ha dimostrato un evidente disinteresse al futuro delle persone che lavorano in queste aziende ponendosi addirittura in maniera offensiva soprattutto perché ciò che vogliono da loro è una flessibilità indiscriminata».

Uil

«Se la Grande Distribuzione - ha aggiunto Toigo insieme a Luigino Boscaro, segretario generale Uiltucs Veneto -avesse dimostrato concretamente che ha a cuore chi lavora per lei di certo i Sindacati non avrebbero interrotto la contrattazione e organizzato uno sciopero. La Grande Distribuzione vuole una flessibilità nel lavoro troppo spinta, senza certezze per chi entra con un contratto determinato a diventare poi indeterminato. Non vuole la progressione per cui chi viene assunto con un livello non può aspirare a crescere tantomeno economicamente. Chi lavora nella Grande Distribuzione non ha potere d’acquisto e purtroppo è condannato ad essere e rimanere un lavoratore povero. Questo non esiste e combatteremo affinché questa situazione cambi radicalmente».

Presidi a Padova

Lo sciopero nelle sedi della Grande Distribuzione, indetto per domani, sabato 30 marzo, prevede iniziative pubbliche locali in ogni provincia veneta, indicativamente tra le 9.30 e le 13. A Padova verranno organizzati presidi presso Ikea, Ipercity, Despar in via Battaglia e presso la Lidl in via Cardinal Callegari.

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