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"Okkio alla Vita": al via la nuova campagna di sensibilizzazione contro gli incidenti stradali

L'iniziativa parte da Spresiano (Treviso) dove, all’ingresso della storica discoteca Odissea, il Governatore del Veneto Luca Zaia ha scoperto i rottami di due automobili distrutte in un grave sinistro

L'iniziativa parte da Spresiano (Treviso) dove, all’ingresso della storica discoteca Odissea, il Governatore del Veneto Luca Zaia ha scoperto i rottami di due automobili distrutte in un grave sinistro. Due simulacri destinati ad essere di impatto visivo, mirato a richiamare l’attenzione e la riflessione di tutti coloro si apprestano a mettersi alla guida: al via la nuova campagna di sensibilizzazione, promossa dalla Regione del Veneto in collaborazione con il Silb (l’Associazione delle imprese di intrattenimento, di ballo e di spettacolo) contro gli incidenti stradali.

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"Okkio alla Vita"

Alla "cerimonia", tenutasi lunedì 30 dicembre, oltre al presidente Zaia hanno partecipato il vicepresidente Forcolin, gli assessori De Berti (Infrastrutture) e Bottacin (Protezione Civile) in rappresentanza di tutta la Giunta regionale, numerosi sindaci e amministratori locali, rappresentanti delle Forze dell’Ordine e Paolo Artelio, vicepresidente nazionale di Silb, il quale ha annunciato che la campagna sarà estesa a tutta Italia nei 2.000 locali aderenti all’organizzazione di categoria. Oltre all’impatto visivo dei mezzi incidentati, è prevista la capillare esposizione di manifesti con il messaggio “Okkio alla Vita, guida con prudenza”, la messa a disposizione di etilometri “usa e getta” e il ricorso alla sensibilizzazione via social. Afferma Luca Zaia: «Abbiamo chiuso il 2018 con 311 vittime per incidenti stradali nel Veneto. Negli ultimi tre anni c’è stata indubbiamente una recrudescenza; a metà dicembre di quest’anno il numero era già stato superato. È come se sulle nostre strade si contasse quasi un morto ogni giorno, festivo o no. Questo ci dice che forse si è abbassata la guardia con l’informazione sulla sicurezza stradale e c’è la necessità di ripartire con le campagne mirate non solo al livello regionale. Quella che chiamavamo pubblicità progresso deve tornare; se è necessario anche ricorrendo a campagne shock, quando è necessario bisogna che il messaggio colpisca».

I dati

Le statistiche del 2018 evidenziano che nel Veneto ci sono stati complessivamente 14.105 incidenti stradali (9.665 negli abitati e 4.440 fuori di cui 636 in autostrada). Di questi sono 300 quelli mortali (138 negli abitati, 162 fuori di cui 26 in autostrada) con un totale di 311 vittime (140 negli abitati, 171 fuori di cui 29 in autostrada). Il numero dei feriti complessivo è 19.313. Aggiunge il Governatore Zaia: «È giusto sottolineare che non si parla solo di morti – aggiunge il Governatore – soprattutto i ragazzi devono sapere che dagli incidenti si può uscire vivi ma non più come si era prima. Questa campagna parte significativamente da un luogo frequentato in gran parte da giovani. Il 25 per cento delle vittime ha meno di 35 anni. I ragazzi, infatti, sono i più vulnerabili dal punto di vista della sicurezza stradale ma sono anche i più ricettivi ai messaggi e hanno bisogno che qualcuno ricominci a parlare loro di questo tema. Non possiamo permetterci che nessuno perda la vita o resti ad affrontare menomazioni gravi e permanenti. Questo è un impegno che diventa ancora più importante soprattutto pensando ai giovani perché pesano negli incidenti sia come percentuale sia per lo sgomento che provocano le loro vite quando vengono spezzate. Come Regione abbiamo investito grandi risorse nelle infrastrutture e nella sicurezza ma le cronache ci dicono che bisogna fare di più impegnandosi nella sensibilizzazione culturale. Lo dico per esperienza istituzionale: vent’anni fa, la provincia di Treviso è arrivata a contare da sola 210 morti sulle strade, oggi ne conta circa 47. Ci fu una grande campagna di sensibilizzazione e un meticoloso lavoro di promozione della sicurezza stradale. Se oggi assistiamo ad una recrudescenza, significa che bisogna tornare sul campo, iniziando dall’intercettare quegli automobilisti che non erano ancora patentati ai tempi delle campagne precedenti».

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