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Smog, tornano dal primo ottobre le misure per il contenimento dell'inquinamento

Non sono previste sostanziali differenze rispetto all'anno scorso: permane infatti l’obbligo del blocco stabile degli Euro 3 e degli Euro 4 con semaforo arancione

Tornano da martedì primo ottobre a Padova le misure per il contenimento dell’inquinamento previste dall’accordo padano. Non sono previste sostanziali differenze per l’anno che verrà: permane infatti l’obbligo del blocco stabile degli Euro 3 e degli Euro 4 con semaforo arancione.

Provvedimenti uniformi

Come sottolineano dal Comune di Padova, "i veri cambiamenti arriveranno con il 2020/2021 ed è bene, fin da ora, provare a costruire azioni comuni, come ad esempio uniformare le ordinanze e relative deroghe in tutti i comuni capoluogo". Per questo nei giorni scorsi si è svolto a Venezia un incontro con tutti i capoluoghi del Veneto, nel quale la Regione, nella persona dell’assessore Bottacin, ha compreso l’importanza del lavoro che tra capoluoghi abbiamo svolto sul protocollo aria, dove sono state individuate misure uguali per tutti. Ha riconosciuto l’importanza del lavoro dei capoluoghi e ha fatto proprio lo schema del protocollo invitando, anche nel caso delle ordinanze che dovranno dare attuazione all’accordo padano, ad avere uno strumento uguale per tutti i Comuni. Un provvedimento unico che garantisca uniformità, soprattutto per quanto riguarda le deroghe, capace da un lato di fare chiarezza per i cittadini, dall’altro di non mettere in competizione le amministrazioni su un tema così delicato. La Regione ha fatto un passo ulteriore, recependo quanto chiediamo da tempo e invitando le province ad attivarsi formalmente per valutare l’estensione delle misure anche agli agglomerati, quindi ai comuni sotto i 15.000 abitanti, in modo che le misure siano realmente efficaci. Una scelta approvata dal Comune di Padova: "Diciamo da tempo che l’aria non si ferma al confine di una città, quindi l’estensione dei blocchi ai comuni contermini sarebbe di fondamentale importanza".

Chiara Gallani

Particolarmente soddisfatta Chiara Gallani, assessore all'ambiente: «Siamo contenti che la Regione abbia recepito l’importanza di un lavoro comune,ancora una volta abbiamo dato il buon esempio. Confido nel lavoro della nostra provincia che già si sta attivando per avviare un ragionamento complessivo di azioni virtuose per la salvaguardia della salute pubblica». In questi giorni tutti i Comuni capoluogo stanno anche definendo le tanto discusse deroghe all’accordo padano in modo siano uniformi: «Abbiamo sempre sostenuto - prosegue l'assessore Gallani - l’importanza dell’estensione delle misure a tutti i comuni contermini, così come siamo convinti sia meglio un provvedimento uniforme rispetto ad una sola città obbligata a mettere in campo azioni forti. Quest’anno tutti i sette capoluoghi di provincia stanno raggiungendo questo ambizioso obiettivo: è fondamentale costruire un virtuoso dialogo tra enti che tenga conto delle esigenze di tutti e che comprenda l’importanza della salute dei cittadini. Vedremo però se e come i Comuni contermini saranno disponibili ad affrontare un ragionamento comune, da parte nostra c’è la massima disponibilità a supportarli. Se quest’anno riusciremo in questo importante passo avanti l’anno prossimo, quando i blocchi si estenderanno ulteriormente, sarà più facile per tutti affrontarli». Conclude Chiara Gallani: «L’inquinamento è una questione che prescinde dal colore politico - conclude Gallani - lo ha compreso anche la Regione che ora auspichiamo metta in campo tutto ciò che è in suo potere per tutelare la salute di tutti, dal supporto economico a quello sulla comunicazione. Il resto spetta alle singole amministrazioni. Tutti i Comuni capoluogo sono disponibili a dare appoggio e supporto alle province e a tutte le amministrazioni per ottenere questo importante risultato».

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