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Espulsa dall'Italia la stalker del sindaco: «Settimane di minacce e reati»

All'inizio di febbraio all'esterno del municipio di Cadoneghe erano stati scoperti una serie di danneggiamenti e atti vandalici, ma poi venne fuori la scia di precedenti

Aveva perseguitato il sindaco di Cadoneghe Marco Schiesaro e poi incendiato la biblioteca comunale di Campodarsego. E' stata arrestata e adesso espulsa e inviata in Romania, suo paese di origine. A dare la notizia è stato proprio Schiesaro: «Il Signor Questore di Padova Odorisio mi ha appena informato che la signora è stata espulsa dall’Italia. Ora si trova in volo, accompagnata da una scorta della Polizia di Stato verso Belgrado, per poi atterrare all’aeroporto di Bucarest (stanotte, ndr). Dopo settimane di minacce e reati di danneggiamento alla cosa pubblica nel nostro territorio, imbrattamento della sede comunale, disturbo alla pubblica quiete, danneggiamenti alle proprietà private dei miei concittadini è stato eseguito il decreto di espulsione con il divieto di rientro in Italia».

Il questore

«Venerdì scorso ho incontrato il Questore di Padova chiedendo un provvedimento nei confronti della signora che ho provveduto a denunciare per i reati di danneggiamento alla cosa pubblica e interruzione di pubblico servizio - chiude Schiesaro - .Ringrazio i cittadini che hanno denunciato assieme a me questi soprusi e angherie, cittadini con i quali ho sempre tenuto personalmente aperta la linea a qualsiasi ora. Ringrazio la Questura e la Prefettura di Padova, le forze dell’Ordine, i nostri Carabinieri e la Polizia di Stato.La Sicurezza, con la S maiuscola, è un bene prezioso e si difende ogni giorno».

I fatti

Nella giornata di ieri, venerdì 1 marzo, la Polizia di Stato di Padova ha proceduto all’allontanamento dallo Stato di una 29enne cittadina rumena, per ragioni di pericolosità sociale, con divieto di reingresso in Italia per anni 5. L'allontanamento è stato eseguito dagli Agenti della Questura, con accompagnamento diretto in frontiera, con la 29enne cittadina romena che è stata imbarcata all’Aeroporto Marco Polo di Venezia su un volo diretto a Bucarest, con scalo a Belgrado, e con scorta internazionale a cura dei poliziotti della Questura di Padova. Il provvedimento immediato alla frontiera è stato disposto dal Questore Marco Odorisio e convalidato, nella mattinata del 1 marzo, in sede di udienza presso la Sezione Specializzata per l’immigrazione del Tribunale Ordinario di Venezia che ha riconosciuto la pericolosità sociale della donna. Infatti, nei giorni scorsi, il Sindaco di Cadoneghe ha rappresentato al Questore la situazione relativa alle condotte antisociali e pericolose poste in essere da una 29enne romena e il Questore ha dato indicazioni all’Ufficio Immigrazione, sussistendone i presupposti di legge, per l’adozione di un provvedimento di allontanamento. Pertanto venivano acquisiti i 5 nulla osta, 3 dalla Procura di Padova e 2 da quella di Treviso, in ordine all’adozione del citato provvedimento, che veniva predisposto dall’Ufficio Immigrazione della Questura e firmato dal Prefetto.

I precedenti

Infatti la stessa già nel 2014 era stata indagata in stato di libertà per furto aggravato in un esercizio commerciale dai militari dell’Arma dei Carabinieri. A maggio del 2016 era stata segnalata al Prefetto per essere stata trovata in possesso di marijuana. Nel 2018 era stata indagata per minacce. Nel 2020 deferita all’Autorità Giudiziaria per danneggiamento ed invasione di terreni ed edifici e per guida in stato di ebbrezza, sempre da personale dell’Arma dei Carabinieri. Ad agosto 2020 era stata sottoposta a Fermo di indiziato del delitto di furto in abitazione e tradotta in Carcere a Verona. Uscita dal Carcere, alcuni giorni dopo, era stata nuovamente indagata dalle Volanti della Questura di Padova per furto aggravato. Nel 2022 era stata indagata per minacce, molestie e per danneggiamento in un pubblico esercizio. A gennaio 2023 era stata destinataria dell’Avviso Orale del Questore per la sua pericolosità. Nei mesi scorsi la 29enne era stata deferita in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per ulteriori danneggiamenti, per guida in stato di ebbrezza, per una tentata estorsione nei confronti di un parente, per furto aggravate e per minacce. Lo scorso 23 febbraio era stata, altresì, indagata per aver danneggiato gli arredi di un bar a Vigodarzere e nei giorni precedenti per aver dato fuoco alle cassette delle lettere dell’abitazione dove vivono i suoi familiari a Cadoneghe. Solo tre giorni prima, il 24 febbraio, era stata arrestata da militari dell’Arma dei Carabinieri e sottoposta alla Misura Cautelare dell’Obbligo di Presentazione alla Polizia Giudiziaria in sede di convalida, per aver dato alle fiamme un contenitore di plastica per i rifiuti posto all’interno della Biblioteca Comunale di Campodarsego, danneggiamento che aveva causato anche un problema all’impianto elettrico della struttura. Mercoledì sera, infine, è stata arrestata dalle Volanti dell’Ufficio Generale e Soccorso Pubblico della Questura di Padova dopo aver opposto attiva resistenza agli agenti intervenuti in un supermercato di via dei Colli dove la donna si era chiusa in un bagno e aveva dato fuoco ad un cestino della spazzatura. La stessa, il giorno precedente, era stata denunciata da personale Polfer in ordine al reato di danneggiamento per aver svuotato un estintore all’interno della Stazione di Padova, nei pressi di un binario. Considerato, pertanto, che i comportamenti violenti della 29enne hanno creato particolare allarme sociale e che possono, altresì, costituire una concreta e effettiva minaccia per la sicurezza pubblica,  valutato che la sua ulteriore permanenza sul territorio dello Stato è incompatibile con la civile e sicura convivenza, essendo peraltro i fatti a lei addebitati sintomatici di comportamenti non compatibili con la volontà di inserirsi pacificamente nella comunità nazionale, ne è stato disposto l’allontanamento, con divieto di reingresso nel territorio per anni 5. Oggi l’epilogo della lunga vicenda con la 29enne imbarcata sul volo aereo per Bucarest e definitivamente allontanata dal territorio nazionale scortata dai poliziotti della Questura di Padova.

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