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Domenica, 28 Aprile 2024
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Le donne continuano a guadagnare meno. E nella Bassa ci sono le più povere

I numeri forniti dalla Cgil confermano il trend: "Ne esce fuori un dato piuttosto omogeneo: mediamente, sia a Padova e Cintura, sia in Alta che in Bassa Padovana, le donne hanno un reddito mediamente inferiore agli uomini di circa ottomila euro".

Niente da fare. Le donne continuano a guadagnare meno degli uomini. L’analisi della Cgil di Padova sui dati elaborati dal Servizio Fiscale Caaf Cgil su un campione di 40 mila dichiarazioni dei redditi, conferma il gap salariale tra uomini e donne e che la provincia di Padova è divisa in tre, con la Bassa Padovana più svantaggiata rispetto all'Alta e, soprattutto, a Padova e Cintura.

L'analisi

“Nella Bassa padovana alcune spese, come quelle mediche o per l’istruzione, non sono più considerate essenziali. L'alta padovana, sotto il profilo salariale, si dimostra molto meno ricca di come appare. Non solo esiste un consistente gap salariale tra uomini e donne, ma anche tra le stesse donne a seconda che risiedano a Padova e nei comuni della Cintura o nel resto della Provincia” dice Aldo Marturano della Cgil “Ci siamo concentrati – aggiunge Lisa Contegiacomo del Caaf Cgil Padova – in particolare sull'analisi dei dati riguardanti la differenza salariale tra uomini e donne tra le varie zone della provincia, Bassa, Alta e Centro con quest'ultimo costituito da Padova e i Comuni che la circondano. Accanto a questo, abbiamo preso in considerazione quelle che sono le spese normalmente detraibili in sede di dichiarazione e anche in questo caso, nel confronto tra le aree della Provincia, ne sono usciti fuori dei dati interessanti. Due i dati che emergono: che a Padova e cintura, il numero dei pensionati è superiore alla somma dei pensionati distribuiti tra Alta e Bassa Padovana e che nell'Alta Padovana il numero dei lavoratori è superiore al numero dei pensionati. Abbiamo la dimostrazione plastica di come sia distribuito il reddito in base al territorio e al sesso. Se naturalmente, in tutta la provincia gli uomini dichiarano, in media, più delle donne (7.153 euro di differenza nella Bassa, 8.200 euro, circa, a Padova e Cintura e 7800 euro nell’Alta) quel che si conferma è la forte sperequazione reddituale tra le varie aree della provincia, in particolare per quel che riguarda gli uomini, che a Padova e Cintura guadagnano più di 4000 euro all’anno rispetto a coloro che risiedono nella Bassa Padovana (poco più di 2600 euro la differenza rispetto ai residenti nell’Alta)”.

Distribuzione del reddito

“Un grafico che dimostra in maniera netta ed inequivocabile che Padova e Cintura hanno i redditi più alti mentre la Bassa padovana è l'area, a prescindere dal genere o se si lavora o si è in pensione, più svantaggiata di tutti. Accanto a questo, si evidenzia anche di come i redditi da lavoro dipendente o da pensione, anche nell’Alta, siano notevolmente inferiori rispetto a quelli goduti a Padova e dintorni”.

Spese sostenute e detratte

“Nei grafici successivi ci si occupa di quali siano le spese sostenute e detratte da coloro che si sono rivolti al Caaf per la loro denuncia dei redditi. Poi si prendono in considerazione solo i redditi dei lavoratori, in quanto riguardano le spese, in generale, destinate ai figli in giovane o giovanissima età, vale a dire le spese per gli asili nido, l'istruzione, lo sport e i trasporti. Come si può vedere, in generale, anche in questa particolare analisi emerge che la Bassa padovana è sempre ultima, se si esclude ciò che attiene alle spese per gli asili nidi che sebbene decisamente inferiori a quelle detratte dalle lavoratrici e lavoratori di Padova e Cintura è superiore rispetto all’Alta padovana. Se ci si sofferma nell'analisi, si può notare che anche le spese deducibili per i trasporti, sebbene le più basse nella provincia, lo sono di poco rispetto sia ad Alta (l'area dove si spende di più) che al Centro. Dati spiegabili con la loro inevitabilità, vale a dire che dove non è possibile non spendere la Bassa è in linea con le altre aree della Provincia, ma dove invece si può scegliere (se il denaro viene a mancare in famiglia, è inevitabile che a saltare siano le spese ritenute, a torto o a ragione, un “lusso” come l'iscrizione dei propri figli all'università o, a maggior ragione, a delle discipline sportive che comportano un esborso)”.

Conclusioni

“Sono diversi gli elementi che emergono dall’analisi dei dati provenienti dal nostro Osservatorio – osserva Aldo Marturano, Segretario Generale della Cgil di Padova – e sicuramente il primo è quello riguardante il gap salariale tra uomini e donne. Ne esce fuori un dato piuttosto omogeneo: mediamente, sia a Padova e Cintura, sia in Alta che in Bassa Padovana, le donne hanno un reddito mediamente inferiore agli uomini di circa ottomila euro. Accanto a questo, l’altro elemento di discriminazione che emerge è quello relativo all’area di residenza: le donne che lavorano in Centro, denunciano redditi mediamente più alti di circa mille euro rispetto alle donne sia della Bassa che dell’Alta”.

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