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La Strada del vino dei colli Euganei pronta a votare il nuovo presidente, Gardina: "4 anni ricchi di risultati"

Tempo di bilanci anche per l’Associazione che con la presidenza Gardina ha sempre saputo mantenere un alto livello di programmazione e di attività. Ora molte cose stanno per evolvere e stupisce la presenza nel consiglio direttivo di Gianluca Carraro neo presidente del Consorzio dei Vini; ci sarà una collaborazione ancora più sinergica tra i due enti?

La Strada del vino colli Euganei cambia volto, a gennaio il consiglio direttivo voterà il nuovo presidente. Rispetto al precedente cda entrano Gianluca Carraro già presidente del Consorzio vini colli Euganei, Don Stefano Visintin dell’Abbazia di Praglia, Angela Stoppato dell’hotel Terme Preistoriche di Montegrotto e Paolo Brunello della cantina Vignale di Cecilia di Baone.

Rimangono Roberto Gardina della cantina Quota 101 di Torreglia (attuale presidente della Strada), Linda Zanovello della cantina Cà Lustra Zanovello di Cinto Euganeo, Diego Bonato della cantina Reassi di Rovolon e Roberto Callegaro del frantoio Evo del Borgo di Arquà Petrarca e Giuseppe Borin del ristorante La Montanella di Arquà Petrarca

Escono Martino Benato dell’azienda vitivinicola Vigne al Colle di Rovolon, Ida Poletto dell’Hotel AbanoRitz, Alberto Belluco della cantina La Roccola di Cinto Euganeo, Francesca Papafava di Parco Frassanelle.

Stupisce la presenza di Gianluca Carraro e Don Stefano Visintin legati al Consorzio dei Vini colli Euganei. La domanda sorge spontanea: ci sarà una collaborazione ancora più sinergica tra i due enti?

Incontriamo Roberto Gardina, presidente in carica, per capirne di più.

Dott. Gardina, vogliamo far un bilancio di questi suoi quattro anni alla Strada del vino colli Euganei?

È stato un periodo intenso e ricco di risultati, il nostro obiettivo era ed è quello di aumentare la visibilità della nostra destinazione grazie alla crescita della reputazione della proposta turistica insieme alla già ben nota bellezza del paesaggio.

In questi quattro anni, due dei quali sono stati purtroppo fermati dal Covid, l’attività si è concentrata nella realizzazione delle azioni previste dal nostro progetto del bando regionale 334d dedicato alla promozione. Bando al quale l’Associazione ha partecipato nel 2020 e che ha vinto, unica Strada del vino della regione Veneto, insieme ad altre aziende della nostra destinazione.

Un progetto che ha consentito all’Associazione di godere di fondi per l’accoglienza di ben dieci press tour dedicati a giornalisti italiani e stranieri del mondo del turismo e dell’enogastronomia.

Ci siamo dedicati ad una promozione costante e diversificata su più canali: media cartacei, social media, con il coinvolgimento anche di alcuni influencer italiani e stranieri. Oltre a queste attività il bando regionale ha consentito la realizzazione di un packaging coordinato per aumentare la condivisione del brand Strada del vino tra le aziende associate.

Abbiamo inoltre creato, in collaborazione con Fai Villa dei Vescovi, un nuovo format di evento “Vinum Euganeum” che si svolge ad aprile, volto alla valorizzazione dei migliori vini euganei. Un appuntamento che puntiamo a migliorare e a cui dare ancora più rilevanza nei prossimi anni.

Naturalmente abbiamo mantenuto l’appuntamento con Arquà Petrarca e “Calici di stelle euganei” ad agosto. Evento che ci ripaga con migliaia di visite in tre serate. Una risonanza che ci aiuta a raggiungere il grande pubblico che entra in contatto con la destinazione, i nostri produttori e vignaioli, le produzioni di qualità e naturalmente la nostra ospitalità.

Circa metà del consiglio è cambiato, come mai questa scelta?

Non è stata una scelta, ma una naturale evoluzione, come sai, la Strada del vino si occupa di turismo enogastronomico e culturale, nel nostro consiglio sono presenti i rappresentanti delle cantine, della ristorazione, ville, monumenti e operatori dell’accoglienza e tempo libero e degli alberghi delle terme; in pratica rappresentiamo tutto il comparto dell’accoglienza dei Colli, ogni categoria propone e nomina i suoi rappresentanti. Ringraziamo per il lavoro svolto consiglieri che non sono più stati disponibili e diamo il benvenuto a quelli nuovi che si sono proposti e che, ne siamo certi, daranno con entusiasmo e competenza il loro impegno per il raggiungimento degli obiettivi che ci siamo prefissati.

Come mai nel consiglio direttivo anche il presidente del Consorzio vini dei colli Euganei? Si pensa a una collaborazione tra i due enti?

Nello statuto della Strada del vino è previsto che un consigliere sia di nomina del Consorzio vini, questo perché fin dall’origine le due entità hanno pensato di collaborare nell’interesse del territorio; anche loro hanno un nuovo presidente e un nuovo consiglio. Sinceramente non ci aspettavamo che il Consorzio proponesse proprio la candidatura del presidente, non era mai successo.

Quali sono le sfide per il futuro? Cosa ci dobbiamo aspettare nei prossimi quattro anni da questo nuovo cda?

Sicuramente porteremo a termine il Bando 334d, ed organizzeremo i tradizionali eventi come “Calici di Stelle”, le “Cene in vigna”, ecc. Abbiamo nel cassetto altre idee di collaborazione con operatori della destinazione ma, soprattutto, lavoreremo per creare una sinergia sia tra i comparti delle terme e dei Colli, che insieme sono un’area turistica di indiscussa attrattività.

Si ricandiderà?

La decisione la prenderemo tutti insieme nel corso del primo cda che si svolgerà entro il mese di gennaio. I nostri cda, così come le nostre assemblee, si svolgono in un clima di massima condivisione perché il nostro obiettivo è mantenere un alto livello di programmazione e di attività, per migliorare la valorizzazione della nostra destinazione. Il presidente di Strada del vino è sempre stato e sarà la persona più adatta a mantenere fede a questi obiettivi. Se sarò io ne sarò onorato.

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