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Onde elettromagnetiche per ridurre la dipendenza da cocaina e gioco d'azzardo: la sperimentazione

Inaugura lunedì al Serd di Monselice uno tra i primi ambulatori del Sistema sanitario nazionale ad offrire in Italia questa innovativa metodica terapeutica, non invasiva

Gioco d’azzardo patologico e dipendenza da cocaina, si punta al calo del desiderio: la “salvezza” terapeutica potrebbe infatti giungere da una “piastra intelligente” (in gergo chiamata “coil”), che viene appoggiata sul cranio del giocatore incallito o del cocainomane.

Sonda

Si tratta di una sonda stimolante a forma di 8: sarà questa nuova apparecchiatura, del valore di 90mila euro, il pezzo forte del nuovo ambulatorio per la Stimolazione Magnetica Transcranica Ripetitiva (rTMS, repetitive Transcranial Magnetic Stimulation) che aprirà nella mattinata di lunedì 20 gennaio presso la sede del Serd di Monselice del Dipartimento Dipendenze dell’Ulss 6 Euganea, quando verranno trattati i primi due pazienti. La rTMS è in pratica una sonda collegata a un neuronavigatore che funge da “bussola” per un’azione mirata, e viene appoggiata sulla testa mentre l’individuo è seduto su una poltrona dell’ambulatorio, in posizione rilassata. Questa sonda è in grado di stimolare focalmente la corteccia cerebrale attraverso l’erogazione di un campo magnetico che, guidata dal neuronavigatore, passa attraverso il cranio in modo indolore e produce un campo elettrico che attiva le cellule neuronali. La stimolazione ripetuta (rTMS) della corteccia cerebrale è capace di modularne l’eccitabilità e quindi l’attività delle cellule sottostanti. Il risultato è la riduzione del desiderio irrefrenabile di ripetere un comportamento dannoso per la salute.

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Ambulatorio

L’ambulatorio rTMS, che si inserisce all’interno del progetto denominato “Cambio Gioco” finanziato dalla Regione Veneto con 693.800 euro per interventi di prevenzione, cura e riabilitazione, è uno tra i primi ambulatori del Sistema sanitario nazionale ad offrire in Italia questa innovativa metodica terapeutica, non invasiva, a pazienti affetti da disturbo da gioco d’azzardo patologico o da dipendenza da cocaina. Il percorso clinico è stato approvato dal Comitato etico per la Sperimentazione Clinica della provincia di Padova. Sottolinea la dottoressa Arianna Camporese, responsabile dell’ambulatorio: «Questo approccio è ormai approvato da alcune delle più importanti associazioni scientifiche internazionali, quali l’American Psychiatric Association (Apa), il Canadian Network for Mood and Anxiety Treatments (Canmat), la World Federation of Societies of Biological Psychiatry (Wfsbp); negli ultimi anni, grazie soprattutto agli studi nel campo delle Neuroscienze, appare sempre più accreditata anche l’applicazione nelle dipendenze, sia da sostanze che comportamentali. Partendo da questi presupposti l’introduzione della stimolazione magnetica transcranica ripetitiva (rTMS) nel trattamento delle dipendenze potrebbe essere fortemente d’aiuto, soprattutto grazie alla sua potenzialità di modulare l’attività neuronale sia localmente all’area stimolata, sia nei collegamenti cerebrali interconnessi, provocando una riduzione del desiderio irrefrenabile di utilizzare una determinata sostanza o di ripetere un comportamento potenzialmente dannoso per la salute come il gioco d’azzardo».

Trattamenti

L’indagine sperimentale proposta dal Dipartimento Dipendenze dell’Ulss 6 Euganea utilizzerà un protocollo in doppio cieco randomizzato (ovvero sia gli operatori sanitari sia i partecipanti non conosceranno il tipo di trattamento assegnato) che verrà testato in 30 giocatori d’azzardo patologici e 30 con dipendenza da cocaina, e si propone di validare per la prima volta in un ampio campione di soggetti l’efficacia della rTMS nel ridurre il numero di recidive e di desiderio nefasto. I partecipanti verranno cioè casualmente assegnati a un gruppo di stimolazione reale o a un gruppo di stimolazione placebo. Il ciclo di trattamento, gratuito, è così articolato: due settimane di sedute giornaliere di rTMS della durata di 20 minuti (dal lunedì al venerdì), a cui seguirà un periodo di follow-up della durata di 6 mesi. In pratica i 30 pazienti verranno sottoposti a dieci sedute ciascuno, ognuna di 20 minuti. Per tutta la durata dello studio sono previsti controlli urinari tossicologici bisettimanali per uso di cocaina e altre sostanze d’abuso, somministrazione di questionari psicometrici per la rilevazione del desiderio e visite ambulatoriali per una valutazione multidisciplinare (tossicologica e psichiatrica). Solo al termine verrà comunicato al paziente se ha eseguito un trattamento efficace o placebo. Ai pazienti che avranno ricevuto il solo trattamento placebo verrà offerto al termine del periodo di follow up, la possibilità di essere sottoposti al trattamento reale. Commenta Domenico Scibetta, direttore generale dell'Ulss 6 Euganea: «Ringrazio la Regione del Veneto per la sensibilità e l’attenzione nei confronti degli assistiti più delicati e problematici, sensibilità e attenzione che ci portano ad esplorare nuove frontiere, a sperimentare rinnovate strade per contrastare un fenomeno complesso, e che interessa una fetta sempre più consistente della popolazione, qual è quello delle dipendenze: il nostro studio è volto a verificare un nuovo approccio terapeutico che potrebbe rivoluzionare il trattamento delle dipendenze patologiche riducendo i tempi di trattamento, con estremo rigore scientifico».

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