rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Attualità

Università di Padova e Trieste: allo studio la "fotosintesi artificiale"

Team di ricercatori internazionale alla ricerca del "quantasome" che cattura energia solare e genera ossigeno

Il lavoro nato da una collaborazione internazionale e diretto dalle Università di Padova e Trieste, segna oggi un passo in avanti decisivo.

Nature Chemistry

I risultati, pubblicati nella prestigiosa rivista Nature Chemistry, identificano alcuni componenti essenziali, una specie di “mattoncini “Lego”, dai quali costruire una architettura a più livelli, con una funzione simile a quella della foglia naturale. L’idea non è di creare una replica del perfetto sistema naturale, al contrario, quello che si propone è un approccio divergente, che esplori alternative artificiali disegnate con componenti robusti, versatili e regolabili, pronti per essere utilizzati su larga scala per applicazioni reali.

Università di Padova

Marcella Bonchio è professore ordinario presso il Dipartimento di Scienze Chimiche dell’Università di Padova e responsabile del laboratorio dove si studia la conversione dell’energia solare a partire dall’acqua.

"Quantasome"

«Siamo risaliti ai primi studi di Emerson and Arnold (1932) and Park and Biggins (1964), e abbiamo capito quali sono i requisiti essenziali del sistema, da lì è partita la nostra ricerca del quantasome artificiale» Bonchio precisa che il “quantasome” è l’unità base responsabile del conversione dei fotoni solari. «L’abbiamo costruita mettendo insieme un modulo antenna che cattura l’energia solare integrata con un catalizzatore metallico che agisce generando ossigeno dall’acqua». 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Università di Padova e Trieste: allo studio la "fotosintesi artificiale"

PadovaOggi è in caricamento