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Autobus strapieni, studenti in difficoltà: caos trasporti

Prosegue a Vigonza il problema per tutti coloro che devono raggiungere con i mezzi pubblici la scuola o il posto di lavoro. Il sindaco Gian Maria Boscaro chiede lumi in Provincia per una repentina inversione di tendenza

Trasporto pubblico, ancora disagi per gli utenti di Vigonza. E il sindaco scrive a BusItalia e al vice presidente della Provincia. Nonostante le rassicurazioni avute un paio di mesi fa, all’indomani di un grave disservizio con oltre una decina tra studenti e lavoratori lasciati a piedi, il primo cittadino Gianmaria Boscaro ha preso carta e penna e ha scritto alla società e alla provincia di Padova. Una lettera illustrativa della grave situazione del trasporto sul territorio del Comune, in particolare nelle frazioni di Pionca e Peraga, partita con l’inizio dell’anno scolastico e non ancora risolta, sebbene ci siano state richieste di chiarimenti da parte del sindaco che ha raccolto le proteste degli studenti e delle famiglie, stanche di promesse mai mantenute. Con il nuovo anno la situazione non è affatto migliorata, tanto da risultare insostenibile: i disservizi continuano, dal momento che spesso i ragazzi e i lavoratoti, nonostante il pagamento del biglietto o dell'abbonamento, non possono usufruire del servizio di trasporto, perché gli autobus arrivano alle fermate previste già completamente occupati, e vengono lasciati a piedi. Il primo cittadino evidenzia il disservizio per gli utenti che non possono raggiungere le diverse scuole e frequentare le lezioni, né i posti di lavoro; e per le rispettive famiglie, che non hanno spesso la possibilità di accompagnare i ragazzi direttamente presso gli istituti scolastici. 

Il commento del sindaco

«Purtroppo - ha detto il sindaco Boscaro - ho dovuto segnalare nuovamente che la linea BusItalia che attraversa le frazioni di Pionca e Peraga continua a non fornire un adeguato servizio durante gli orari mattutini nelle corse destinate a studenti e lavoratori. Nonostante le rassicurazioni ricevute lo scorso 16 novembre all’indomani di un grave disservizio, ci sono stati altri episodi di pendolari e ragazzi lasciati a piedi. A questo punto - ha proseguito - ho fatto formale richiesta di un incontro per trovare una soluzione definitiva in quanto la situazione che si è creata non è più sostenibile per un Comune delle nostre dimensioni».

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