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Zaia: «Massima cautela, il rischio di re-infezione è sempre dietro l’angolo»

«60mila assistenti civici per controllare chi indossa le mascherine? Una sconfitta, vuol dire che c’è un problema culturale. Non sono contro chi si mette volontariamente a disposizione della comunità, ma giocare a guardia e ladri anche no. Dobbiamo aver fiducia nei ragazzi»

Puntuale come ogni giorno Luca Zaia si presenta davanti alla stampa alle 12 e 30. «Siamo arrivati a quota 590.886 tamponi realizzati. Ipositivi sono 19.097. I ricoverati sono 480, di cui 39 in terapia intensiva. I dimessi sono 3.270, mentre i morti sono 1.355 che salgono a 1.878 considerati anche quelli extra-ospedale», ha spiegato il Presidente Zaia.

Preoccupazione

«Stiamo guardando - ha proseguito il Presidente - con grande attenzione e preoccupazione ai dati che arriveranno a partire dalle prossime ore. Procediamo con la massima cautela, perché il rischio di re-infezione è sempre dietro l’angolo». Zaia si è soffermato anche sul tema della libera circolazione delle persone, facendo riferimento al turismo: «Io sono per la riapertura delle frontiere, ma ovviamente in sicurezza». Inevitabile poi anche parlare delle proposta del Governo di impiegare persone che controllino che i comportamenti delle persone non siano a rischio per loro e per gli altri: «I 60mila assistenti civici che verranno assunti dal Governo per controllare chi indossa le mascherine? Per me è una sconfitta, vuol dire che c’è un problema culturale. Sia chiaro, non sono contro chi si mette volontariamente a disposizione della comunità, ma giocare a guardia e ladri anche no. Dobbiamo aver fiducia nei ragazzi». 

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