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Lunedì, 29 Aprile 2024
Benessere

Quattro nuove sale operatorie, Lanzarin: «Manca personale medico, ma investiamo anche per trovarne»

La nuova piastra operatoria multidisciplinare è stata realizzata con l’obiettivo di concentrare in un'unica sede tutta l’attività chirurgica aziendale erogata presso gli edifici di Monoblocco e Policlinico

«L’inaugurazione di quattro nuove sale, di cui due sale robotiche, dimostra quanto la Regione Veneto sia impegnata ad investire per potenziare, da un lato, spazi di lavoro e tecnologie e, dall’altro, tecnologie e attrezzature di ultima generazione. Day e week surgery per il futuro rappresentano una sfida molto importante e oggi offriamo una risposta in tal senso. Stiamo parlando di investimento da 6,5 milioni di euro che rientra in quello complessivo da 35 milioni di euro grazie al quale a fine 2022 avevamo già inaugurato due sale ibride. In attesa del nuovo policlinico, che sarà il futuro della nostra sanità, non stiamo ad aspettare ma investiamo nel migliorare l’esistente che a Padova rappresenta già un’eccellenza indiscussa e riconosciuta. Il nostro obiettivo è continuare ad investire su impiantistica, tecnologie e, soprattutto, sul fronte del personale». È il commento dell’assessore regionale alla sanità Manuela Lanzarin che oggi, 23 giugno, ha partecipato con il Direttore Generale dell’Azienda Ospedale Università di Padova Giuseppe Dal Ben all’inaugurazione del Blocco Operatorio Multidisciplinare del Policlinico padovano.

La nuova piastra

La nuova piastra operatoria multidisciplinare è stata realizzata con l’obiettivo di concentrare in un'unica sede tutta l’attività chirurgica aziendale erogata presso gli edifici di Monoblocco e Policlinico. Al terzo piano del Policlinico si trovano concentrate quattro sale operatorie: Sala A. Chirurgia Robotica; Sala B. Chirurgia vascolare (Open vascular surgery); Sala C. Chirurgia generale; Sala D. Chirurgia generale. È stata curata una ristrutturazione completa degli spazi dal punto di vista edile e impiantistico. La nuova piastra così rimodulata sarà utilizzata da chirurgia generale, chirurgia d’emergenza, chirurgia toracica, chirurgia vascolare, chirurgia pediatrica, chirurgia epatobiliare, chirurgia del rene e del pancreas, urologia e otorinolaringoiatria. Il costo dell’opera è di 6 milioni e 50 mila euro di cui 2 milioni e 650 mila per le tecnologie.

Lanzarin

«Le criticità per quanto riguarda il personale sono evidenti e stiamo cercando di farvi fronte nel miglior modo possibile – conclude l’Assessore Lanzarin –, ma sono convinta che per migliorare i servizi socio-sanitari è fondamentale, in maniera parallela, procedere con investimenti in muri, attrezzature, tecnologie e personale».  

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