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A cura di Federica Scandolo

Smart UniPd, l'Ateneo di Padova sul modello "Oxford": brevetti disponibili alle imprese

Per la prima volta in Italia, l'università di Padova, diventata impresa, decide di applicare il modello “Oxford” di trasferimento tecnologico e di commercializzazione brevetti. Con il nome di "Smart Unipd" viene presentata una società a responsabilità limitata completamente controllata dall'ateneo patavino, che ha l’obbiettivo di essere “un'impresa tra le imprese”. Smart Unipd, istituita il 28 aprile 2016 con la nomina dell’amministratore unico Lucio Antonello, vuole mettere a disposizione il patrimonio di oltre 230 brevetti alle aziende che vogliono introdurre prodotti innovativi sul mercato, senza incorrere nel pericolo di essere copiati.

Con questo progetto, l’università di Padova entra a far parte dei soggetti “agenti” del territorio e dell’economia, contribuendone allo sviluppo. La crisi economica che sta affliggendo il paese può essere risolta solo attraverso la ricerca e l’innovazione che l’Università ha il compito sostenere, attraverso, appunto, il supporto alle imprese. Condividere il grande patrimonio di risorse umane e culturali, significa creare una rete di persone e istituzioni, capaci di finanziare e valorizzare il trasferimento della conoscenza alle imprese. Le aziende che si assoceranno potranno usufruire di numerose attività di ricerca interdisciplinari, nonché la possibilità di accedere alla proprietà intellettuale, anche con veri e propri “pacchetti” che coinvolgono laureati, assegnisti e dottorandi.

Modello “Oxford”: si tratta del concetto anglosassone di università-impresa per eccellenza. Attivo già da 28 anni, con un progetto di trasferimento tecnologico chiamato Isis Innovation, questo modello farà da scuola a Padova. La chiave del successo di questa iniziativa è l’innovazione. Tom Hockaday, amministratore delegato di Isis Inovation, giunto a Padova per il “Galileo Festival dell’innovazione” si congratula per il  grande passo che l'Ateneo patavino sta compiendo. 

Unipd diventa Start-up e, come sottolinea Fabrizio Dughiero, prorettore al Trasferimento tecnologico e ai rapporti con le imprese: “Dobbiamo anche imparare a farci percepire in maniera diversa, perché il trasferimento tecnologico porta benessere non solo al territorio, ma al mondo intero. Le risorse del nostro Ateneo sono tantissime e vanno messe a disposizione, come afferma il primo articolo dello statuto dell’Università di Padova che è 'un’istituzione pubblica di alta cultura che promuove e organizza l’istruzione superiore e la ricerca scientifica nel rispetto della libertà di insegnamento e di scienza, nonché il trasferimento delle conoscenze sul territorio'". 

L’auspicio è la creazione di una Smart Community: una rete di persone, organizzazioni e anche università. La tradizione del trasferimento tecnologico è già attiva, ma ora bisogna puntare sulla conoscenza. Come ha affermato il rettore Rosario Rizzuto: "Trasferimento vuol dire conoscenza”. Bisogna che il mondo industriale sappia di questa realtà. Smart Unipd è, in ultima analisi, un ponte tra la conoscenza e l’industria.

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