rotate-mobile
UniPDrama

UniPDrama

A cura di Federica Scandolo

Santo

La spiritualità degli studenti a Padova, nella città nota nel mondo per Sant'Antonio

Il Santo patrono di Padova, celebrato il 13 giugno, protegge molte case di universitari, che tengono il santino sul frigo. Non so quanto questa devozione sia sincera, dato che molte altre icone, profane e non, fanno compagnia a Sant’Antonio. Gli studenti sono famosi per l’assemblaggio artistico di oggetti, raccattati durante momenti goliardici, nei quali, non vengono risparmiati nemmeno i Santi.

Sant’Antonio viene invocato anche per ritrovare cose smarrite (resque perditas). È improbabile che uno studente reciti il “Sequeri” quando perde il badge o gli sparisce la bicicletta, tuttavia può tornare utile sapere che se “Spotted” o “Perduted” non funzionano, ci si può rivolgere al Santo. Sembra molto più facile che un universitario si avvicini alla spiritualità durante la sessione, ma quello che invoca per superare un esame, spesso, non ha una chiesa di riferimento.

Per uno studente che ha fede, invece, Padova è una città perfetta. Ci sono tantissime chiese dove poter assistere alle funzioni religiose o dove andare semplicemente a pregare. Una leggenda metropolitana dice che se entri nella cattedrale del Santo prima di laurearti, il grande giorno non arriverà più. Ovviamente, è solo una diceria e non ha senso aspettare per visitarla. L’interno affascina parecchio, è così gotico e mistico da destabilizzare anche il turista più distaccato. I reliquiari, l’eco dei canti gregoriani, i fedeli in preghiera con le foto dei loro cari tra le mani; e poi quell’angelo della morte, una presenza incombente, che ti lascia sempre una strana sensazione interiore. Luogo di culto o meno, la basilica è veramente uno spettacolo per la vista. Anche se passi per di là ogni giorno, non puoi non alzare lo sguardo e pensare: “Ma quanto è bella?”. Con quella facciata romanica e i suoi archi gotici, le cupole bizantine che cambiano colore a seconda della luce e i due campanili che sembrano d’arte islamica. "Ritrovo tutti i popoli davanti a questa basilica, chi ha visto Padova non può scordarsela più“, cantava Umberto Marcato nel 1976, e in effetti aveva il suo perché.

Si parla di

La spiritualità degli studenti a Padova, nella città nota nel mondo per Sant'Antonio

PadovaOggi è in caricamento