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Padova da Vivere

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A cura di PadovaOggi

Oroscopi personalizzati firmati da Galileo Galilei nella Padova del Seicento

La frase "Eppur si muove" resta una delle più conosciute fra l'aneddotica della liberazione scientifica: secondo la leggenda fu pronunciata a denti stretti da Galileo Galilei, uno dei padri del moderno pensiero scientifico e vecchia conoscenza dell'ateneo patavino, nel lontano 1633, subito dopo aver abiurato alle sue idee scientifiche.

Eppure, quella di Galileo non fu una vita spesa solo ed esclusivamente all'insegna della scienza per come noi oggi la conosciamo, anche se non certo per colpa sua. Teniamo conto che siamo all'inizio del '600, e che la linea di confine fra scienza e pseudoscienza non era affatto definita, nemmeno nei programmi e negli obiettivi dei più prestigiosi atenei europei.

Padova, chiaramente, non faceva eccezione: nel contratto stipulato da Galileo Galilei con l'ateneo cittadino, dove insegnò dal 1592 al 1610 e dove portò a termine studi avveneristici e fondamentali come la legge oraria della caduta dei gravi e il calcolo della caduta parabolica dei proiettili, era infatti specificato che egli dovesse insegnare non solo materie prettamente scientifiche come l'astronomia e la fisica, ma anche pseudoscientifiche come l'astrologia.

L'accademico pisano, però, non vide il motivo per non approfittare di quella clausola contrattuale, tant'è vero che, quando Keplero scoprì la sua famosa Supernova, dalla quale Galileo stesso desunse la misurabilità dello spazio extralunare, non esitò a trarne auspici e direzioni per la redazione di oroscopi personalizzati, che egli realizzava su commissione dietro pagamento di 60 lire venete, una cifra approssimativamente quantificabile in 170 euro. Non molto, certo, ma Galilei fece davvero molte proiezioni astrali in quel periodo, per ricchi mercanti ma anche per nobili e prelati. D'altro canto un oroscopo stilato dall'illustre Galileo doveva essere considerato davvero accurato.

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