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Padova da Vivere

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A cura di PadovaOggi

La chiesa della Madonna Immacolata di via Belzoni, dall'origine medioevale alla ricostruzione ottocentesca

In via Belzoni a Padova, si erge la chiesa della Madonna Immacolata, chiamata anche chiesa di Santa Maria Iconia. L'edificio venne costruito negli anni Cinquanta dell'Ottocento sulle spoglie di una chiesa medievale, dedicata a Santa Maria Iconia; in quest’epoca rappresentava un luogo di culto templare che accoglieva i crociati in viaggio, diretti a Venezia e poi verso la Terra Santa.

Il progetto del 1854, in tardo stile neoclassico dell'architetto Tosini, si prefiggeva di erigere una nuova parrocchia per sostituire la chiesa di Ognissanti, agevolando quei fedeli che lamentavano dell'eccessivo decentramento di quest’ultima. I porteati, gli abitanti del Borgo Portello, erano molto legati alla chiesa medioevale di Santa Maria Iconia, e così si decise di dare continuità alla nuova costruzione. Nel 1864 viene inaugurata la chiesa della Madonna Immacolata.

La facciata è rivolta verso via Belzoni ed è sviluppata in altezza con l'uso di pietra e cotto; è caratterizzata da due coppie di semicolonne ioniche, che reggono un attico decorato da altorilievi raffiguranti sacri vasi, insegne vescovi e papali. 

L’interno è raccoglie altari e opere provenienti da chiese scomparse: un’antica statua quattrocentesca della Madonna dei Barcaroli, due tele di Francesco Maffei (San Giovanni in Patmos e Crocifissione già ad Ognissanti), un'Assunta di Sante Peranda, pala con Madonna con i Santi Mauro e Agnese di Bonifacio de' Pitati, una serie di tele di Gaspare Diziani (Giobbe schernito dalla moglie, Uccisione di Agar, Cacciata di Eliodoro, Miracolo di Gedeone, La veste di San Giuseppe mostrata a Giacobbe, Agar e Samuele).

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