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Padova da Vivere

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A cura di PadovaOggi

Comuni del Padovano, Saletto: origine del nome ed alcune curiosità

La sua origine romana è testimoniata dalla presenza, nel territorio, di numerosi reperti archeologici. Il nome deriva dal latino SALICETUM, probabilmente perché la zona presentava una ricca vegetazione di salici. Le prime testimonianze storiche scritte, risalgono all’anno Mille. Due i documenti che riportano il nome di “Saletum”: il primo è un documento di donazione della fine dell’XI secolo, con il quale il marchese Azzo cede dei terreni all’abbazia di Santa Maria della Vangadizza, atto confermato dall’imperatore Enrico IV; il secondo è il testamento del marchese Tancredo, nel quale viene anche nominata la chiesa di San Silvestro. Sulla storia dei secoli successivi non si ha alcuna testimonianza certa, se non un documento, risalente al XV secolo, relativo a una visita pastorale.

Il nome Saletto deriva dal latino Salicetum per via della presenza di numerosi salici nella zona, tanto da rappresentare tuttora l'elemento centrale dello stemma comunale insieme ad un corso d'acqua, antico ramo del fiume Adige che attraversava l'area fino alla rotta della Cucca, e ad una spada. Durante tutto il medioevo seguì le sorti della confinante Montagnana e delle comunità vicine, e in virtù del suo passato ogni prima domenica di settembre partecipa al Palio dei dieci comuni del montagnanese. Tra il 1405 e il 1797 fu dominio della Repubblica di Venezia.

Tra le opere di architettura religiosa vanno menzionate: la chiesa di S. Silvestro, piccola chiesa in stile romanico, edificata con materiale recuperato da altri monumenti, con l’abside orientato a est e con il campanile inserito nella facciata, e la chiesa di S. Lorenzo, che è la chiesa principale, inizialmente a due navate, ampliata nel XVI secolo, ricostruita nel XVIII secolo e nuovamente ampliata nel XX secolo. Tra le opere architettoniche civili, troviamo: palazzo Pisani-Cioco; l’oratorio di S. Giuseppe, fatto edificare dai conti Briani, nel XVII secolo e, infine, diverse case coloniali tipiche dei secoli XVIII e XIX.

MONUMENTI
Chiesa parrocchiale di San Lorenzo
Eretta nel 1747 nei pressi di una precedente chiesa costruita a cavallo tra il XIV e il XV secolo e ampliata sul finire del XIX secolo, è degna di nota per una tela del pittore Bernardino Licinio raffigurante i santi patroni Lorenzo e Silvestro con al centro la Beata Vergine, opera eseguita nel 1535 e oggi posta sopra il coro. Altro elemento di spicco è il notevole campanile, alto 76 metri eretto tra il 1859 e il 1866 dal parroco Don Antonio Groppo. È stata oggetto di un importante restauro nel 2013.

Chiesa di San Silvestro
Antica chiesa campestre che si trova in località Garzara, in quello che era il primo nucleo abitativo di Saletto. Risalente al XII secolo, con pianta romanica e campanile inserito nella facciata rivolta a ovest, è stata eretta utilizzando materiale di epoca romana. Al suo interno si trovano frammenti di affreschi di epoche diverse,

Architetture civili
Villa Vallaresso Pisani
Situata in pieno centro storico la Vallaresso Pisani è una tipica villa veneta signorile a due piani con sottotetto. Costruita nella prima metà del XVII secolo è stata recentemente restaurata, diventando da marzo 2013 la nuova sede del municipio.

Elementi naturalistici

El Moraron
El Moraron (o El Moraro) è un gelso bianco secolare, che si trova all'incrocio tra via Gorgo e via Dossi, nella omonima frazione. È censito e catalogato come albero monumentale dalla Provincia di Padova[2].

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