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Padova da Vivere

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A cura di PadovaOggi

Tra nobiltà, storia e tradizione: la famiglia padovana Emo Capodilista

È tra le famiglie illustri padovane, fondatrice della Serenissima Repubblica di Venezia, ha dato alla Repubblica procuratori di San Marco, governatori, duchi di Candia e ammiragli. Stiamo parlando della genealogia dei Capodilista che, alla fine della repubblica, con il matrimonio di Leonardo con Beatrice Capodilista, ultima della sua famiglia, divennero gli Emo Capodilista.

I Capodilista vennero in Veneto al seguito di Carlo Magno nell' Ottocento e, combattendo contro Desiderio, ultimo re dei Longobardi, ottenerono numerosi feudi ed il titolo di conte. Giovan Francesco Capodilista, durante il concilio di Basilea (1431) dove era presente come ambasciatore della Serenissima, fece miniare il codice Capodilista con i cavalieri della famiglia. Ottenne anche il titolo di conte del Palatinato dall'Imperatore Sigismondo.

Nel 1800 gli Emo Capodilista donarono la quadreria che riuniva la collezione delle due famiglie, al comune di Padova:  543 quadri tra cui molti capolavori che ancora oggi si possono ammirare nei musei civici padovani. Inoltre affidarono il grande cavallo disegnato dal Donatello alla città, che lo conserva tutt'ora nel palazzo della Ragione.

Giorgio Emo Capodilista, bisnonno dell'attuale proprietario, comandò la brigata di cavalleria Genova e Novara alla carica contro gli austro-ungarici nella gloriosa difesa di Pozzuolo del Friuli che fu l'inizio della riscossa durante la prima guerra mondiale. Sposò Francesca Zileri dal Verme, nipote di Maria Carolina di Borbone delle due Sicilie, duchessa di Berry ed il loro figlio, Alvise, ufficiale di Marina, nel secondo conflitto mondiale, fu mandato in missione segreta dalla principessa di Piemonte in Portogallo per chiedere la resa con condizioni agli alleati. 

Sposato in prime nozze con Enriqueta Alvares Pereira de Mello del Duca di Cadaval, il loro figlio primogenito Umberto Giovanni, figlioccio di re Umberto di Savoia, scomparso nel 2010, è stato tra le altre cose senatore della Repubblica e Presidente degli agricoltori Veneti ed Europei.

Dal matrimonio con Marina de Raho dei Baroni di Cassineto nasce il loro figlio Giordano, primogenito della 22 esima generazione della famiglia, che oggi conduce l'azienda di vini "La Montecchia".

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