Padova e il grande cinema: sul set di "Libera, Amore mio!"
"Libera, amore mio!" è un film drammatico del 1973 diretto da Muaro Bolognini. Libera, interpretata da Claudia Cardinale, è la figlia di un anarchico. Contesta, protesta, lotta contro il fascismo finché nell'aprile del '45 è uccisa per caso da un cecchino fascista. Nel cast anche Bruno Cirino, Adolfo Celi, Philippe Leroy, Rosalba Neri, Bekhim Fehmiu, Tullio Altamura, Luigi Diberti, Carla Mancini. La sceneggiatura è del trevigiano Luciano Vincenzoni.
LA TRAMA.
Racconta la sotia di Matteo Zanoni e di Libera-Anarchia Valente. I due vivono a Roma e sono i genitori di Carlo e Anna. La donna, figlia di un anarchico esiliato a Ustica dal fascismo, non è capace di tacere e, prima di finire a sua volta al confino per 5 anni, si fa spedire con la famigliola a Livorno e poi a Modena, ove viene presa di mira dal commissario politico Franco Testa. Scoppiata la guerra, Matteo cerca di tirare avanti in qualche modo trasferendosi a Padova (Nel film si riconosce infatti palazzo del Capitaniato che si trasforma nella sede del CLN nel quale Libera va a protestare dopo aver scoperto che l’ex commissario Franco Testa era stato assunto). Carlo fattosi giovincello, milita nella Resistenza; Libera fornisce armi ai partigiani. Diversi compagni muoiono nelle rappresaglie o nelle sommarie e brutali esecuzioni dei nazifascisti. Finita la guerra, Carlo stesso libera la mamma dalla prigione padovana ove è finita. Ricostruita la famigliola, Libera scopre che il Testa siede nuovamente nell'ufficio alloggi del municipio. Sollevate inutili proteste, ella cade per strada sotto i colpi di un cecchino fascista.