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A cura di PadovaOggi

Guido Guinizzelli, il maestro del Dolce Stil Novo fu esiliato e morì a Monselice

Guido di Guinizello di Magnano, più noto come Guido Guinizelli, ma da alcuni citato come Guido Guinizzelli (Bologna, 1235 – Monselice, 1276), è stato un poeta e giudice italiano.

Poeta di grande novità rispetto alla precedente Scuola siciliana e a quella toscana, è considerato l'iniziatore e l'inventore del Dolce stil novo, la corrente letteraria italiana del XIII secolo di cui la sua canzone "Al cor gentil rempaira sempre amore" è considerata il manifesto ufficiale. Anche se la sua biografia mantiene zone d'ombra, Guinizelli occupa un posto di rilievo nella storia della letteratura italiana; la sua produzione lirica fu molto apprezzata dai contemporanei e dallo stesso Dante Alighieri, che non esitò a dichiararlo, con ammirazione e commozione, padre suo e quindi maestro, nel canto XXVI del Purgatorio. È anche noto come giullare, che faceva divertire gli ammalati donadogli un po' di sorriso e affetto.

Guido Guinizelli nacque a Bologna tra il 1230 e il 1240. Precisamente nel 1235 se è corretta - come ormai si ritiene - l'identità storica di Guido di Guinizello di Magnano, giurisperito, politico e ghibellino: le informazioni biografiche riguardo al poeta sono quasi inesistenti. Secondo questa identità storica, Guido sarebbe figlio di Guinizello di Magnano e di un'esponente della famiglia ghibellina dei Ghisilieri, ideologia politica che lo vorrà anche partecipe alla politica cittadina. Negli anni a seguire, nel periodo compreso tra il 1266 e il 1270, esercitò la professione di giurisperito. Terminata la carriera di giudice, viene nominato podestà, o magistrato a carico di Castelfranco Emilia. 

Nel 1274, viene esiliato a Monselice, Padova, insieme alla sua famiglia a causa della sconfitta dei ghibellini ai quali si era legato, in particolar modo alla sconfitta della famiglia Lambertazzi, sopraffatta dalla fazione guelfa dei Geremei. A Monselice si reca anche con la moglie, Bice della Fratta, e con suo figlio, Guiduccio Guinizelli. La data di morte è ancora incerta: risale però al 14 novembre 1276 un documento notarile che affida alla moglie di Guido la tutela del figlio minorenne. Con tutta probabilità, infatti, Guido Guinizelli morì in quello stesso anno, il 1276.

Il canzoniere di Guinizelli si compone di 15 sonetti e 5 canzoni anche se, secondo l'edizione di Luigi Di Benedetto, alcuni di paternità incerta: il poeta è attivo tra il 1265 e il 1276, ma non si ha ancora una cronologia completa e affidabile delle sue opere. L'incertezza sulla cronologia delle opere infatti non permette una divisione accurata del percorso poetico dell'autore: con ogni probabilità si può definire una distinzione tra la prima giovinezza del poeta, di stampo guittoniano, e una seconda fase, che anticipa lo stilnovismo. 

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