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A cura di PadovaOggi

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L'oratorio dei colombini: ecco uno dei tesori nascosti della città di Padova

Piccola chiesetta tra le abitazioni prende il nome dalla chiesa della Beata vergine del Pianto detta dei colombini, fatta edificare da S. Antonio intorno al 1200

Camminando in via dei Papafava, laterale di via Marsala, ci si imbatte in una piccola chiesetta tra le abitazioni. A primo impatto, l’estetica semplice dell’edifico fa pensare ad una chiesa, ma si tratta di un oratorio molto antico. Si trova in una posizione nascosta, e spesso sfugge all’occhio del turista.

STORIA. L’Oratorio Colombini, prende il nome dalla chiesa della Beata vergine del Pianto detta dei colombini, fatta edificare da S. Antonio intorno al 1200. Divenne proprietà dei Papafava nel 1800. La facciata è semplice, ornata da un timpano triangolare e da un portale settecentesco, in cui è inserita una statuina di S. Antonio, forse opera del Bonazza. 

LA CHIESA. Anche l’interno è semplice: un’unica navata preceduta da un vestibolo delimitato da due colonne ioniche; divisa verso la metà da una chiudenda, ha il soffitto a volta ribassata. Il vestibolo conserva le lapidi di importanti personaggi dell’epoca, come Giacomo Papafava e il medico e filosofo Lorenzo Viero. Il presbiterio ospita delle opere d’arte del XVIII secolo. Gli artisti sono Domenico Zanella, Francesco Mengardi e Antonio Bonazza. 

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