"Piva, piva sona              
to mare va a Verona,
to pare va in preson
par on gran de formenton"

Un gioco un tempo molto diffuso in questo momento dell'anno, agli albori della primavera, quando il clima più mite concedeva ai bambini e ragazzini di trascorrere sempre più tempo all'aperto, consisteva nel trasformare lo stelo cavo del fiore del tarassaco, meglio noto in veneto come "pissacan", in una trombetta, schiacciando leggermente l'estremità da porre tra le labbra.

L'effetto sonoro non sempre era scontato e ad invocarlo erano le strofe della tiritera declamata in dialetto prima dell'esecuzione. Una canzoncina propiziatoria che si potrebbe tradurre in: "Piva (strumento a fiato) piva suona, tua madre va a Verona, tuo padre va in prigione per un seme di granoturco".