Stalking e falso per intascare la pensione della mamma: in due a processo, l'udienza a maggio
Il figlio e la badante della donna avevano perseguitato e poi tentato di raggirare l'amministratore di sostegno dell'anziana per farsi accreditare l'assegno
Pronti a tutto pur di mettere le mani sulla pensione di una donna malata di demenza senile. Sono stati rinviati a giudizio con l’accusa di stalking e falso un padovano, figlio dell’anziana, e la sua fidanzata di origini moldave.
LE MINACCE ALL'AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO
Stando a quanto accertato nel corso delle indagini i due avevano innescato un vero e proprio assedio all’amministratore di sostegno dell’anziana madre, per convincerlo versare sul loro conto la pensione della donna. Per ottenere quei soldi la coppia era entrata in collisione anche con la sorella di lui e il cognato. Tutta la famiglia, incluso l’amministratore di sostegno, si opponevano a quel versamento, ritenendo che quei soldi dovevano rimanere in disponibilità dell’anziana.
LA FALSA LETTERA
Ma la coppia, di 70 e 63 anni non era affatto propensa a demordere. Tanto che i due hanno architettato un piano: presentare all’amministratore di sostegno una lettera del tribunale che lo sollevava dal suo incarico. Peccato che quella lettera fosse falsa, e che il tutore dell’anziana se ne sia accorto. E’ scattata quindi la denuncia e infine l’indagine affidata alla stazione dei carabinieri di Prato della Valle. I due compariranno davanti al giudice monocratico per l’avvio del processo il prossimo 21 maggio.