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Cronaca

Universitari padovani alla Corte europea per l'udienza dell'"affaire Berlusconi"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

Una delegazione di studenti del corso di Diritto dell'Economia è volata a Strasburgo grazie all’Università di Padova per presenziare all'udienza dell'"affaire Berlusconi". Dentro l’arena del dibattimento, oltre alla stampa, erano presenti in veste di osservatori anche avvocati, giuristi e molti studenti universitari provenienti da diverse parti d’Italia.

IL CASO.

Il “caso Berlusconi”, infatti, ha costituito un ottimo spunto per far apprendere la materia giuridica direttamente sul campo. L’incandidabilità di Silvio Berlusconi è un grattacapo per la giustizia. Il 22 novembre scorso, alla Corte europea dei diritti umani, l’aula era strapiena quando è stato discusso il ricorso presentato dall'ex premier nel 2013 contro la sua decadenza da senatore in base alla legge Severino.

LA DELEGAZIONE PADOVANA.

Erano presenti anche undici studenti e il professore di Sistemi Giuridici Comparati del corso di Diritto dell'Economia - che si svolge a Rovigo nella sede distaccata del Consorzio universitario in viale Porta Adige - Filippo Viglione. Si tratta di Giulia Marzaro, Federica Reginato, Erika Cappellari, Gabriela Tudosanu, Marta Masiero, Luca Andretto, Melania Pontarollo, Riccardo Michelazzo, Elisa Gasparetto, Ionela Vintila, Mihaela Tudosanu. Ad accompagnare gli studenti in questa importante esperienza, oltre al citato Filippo Viglione, anche il professor Andrea Sitzia del corso di Scienze Politiche, Studi Internazionali e Governo delle Amministrazioni e il professor Paolo Piva del corso di Studi Europei. Inoltre hanno presenziato all'udienza e all'incontro anche le professoresse Francesca Benatti, Barbara De Mozzi e il dottorando Stefano Iacobucci.

IL RACCONTO DELLA TRASFERTA.

L'impegno dell'Università di Padova ha permesso complessivamente a una quarantina tra studenti e professori di presenziare all’evento. I costi per la trasferta sono sostenuti quasi interamente dall’ateneo. "È stata un'esperienza unica e con una valenza formativa impressionante - hanno commentato gli studenti -. Vedere all'opera la Corte e gli addetti ai lavori aiuta a capire la bravura di chi conosce il diritto in tutte le sue sfaccettature. Una vera lezione".

L'INCONTRO.

La Corte si è quindi riunita in camera di consiglio, ma una decisione è attesa non prima di diversi mesi, com'è consuetudine. Gli studenti hanno trovato molto interessante anche l'incontro avuto con un giudice componente della Corte, il portoghese Paulo Pinto de Albuquerque, che si è tenuto nella sala dove si è svolta l'udienza. Il giudice è stato molto disponibile nel rispondere alle domande sia dei professori sia degli studenti, a cui ha spiegato l'importanza della Corte europea dei diritti dell’uomo.

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