Affittacamere abusivi nella Torre Belvedere in piazzale Stazione
Due gli appartamenti occupati da cinesi in subaffitto "in nero" nel "grattacielo azzurro" di Padova. La polizia locale ha denunciato i titolari del contratto e due occupanti nella cui stanza è stata trovata droga
Dopo quasi nove mesi dal maxi-blitz che portò alla luce una diffusa attività di affittacamere abusivi all'interno della Torre Belvedere, il "grattacielo azzurro" che svetta davanti piazzale Stazione a Padova, sabato mattina gli agenti della polizia locale sono tornati nello stabile e hanno scoperto altri due appartamenti in cui alloggiavano venti cinesi, alcuni ammettendo di pagare 10 euro a notte compresi due pasti, o un affitto mensile di circa 300 euro, tutto rigorosamente "in nero", mentre la maggior parte ha dichiarato di essere conoscente o amico dei connazionali, intestatari del regolare contratto di affitto stipulato con i proprietari, italiani.
DROGA E DENUNCE. In una delle stanze è stato rinvenuto un grammo di anfetamina, un bilancino di precisione e due bottiglie di plastica, predisposte per aspirare il fumo prodotto all’interno. I due occupanti sono stati quindi denunciati per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio. I due affittuari, H.Y. e N. J., sono stati sanzionati con una multa di mille euro ciascuno per aver omesso di segnalare al Comune l’inizio della propria attività di affittacamere, di fatto abusiva.
SAIA: LEGALITÀ. "Queste persone devono capire che qui a Padova e in Italia chiunque intende aprire un’attività, che sia di affittacamere o commerciale, deve sottostare alle regole – ha sottolineato l’assessore alla Sicurezza Maurizio Saia – In questa città sono finiti i tempi in cui tutto era permesso. Ora vogliamo ripristinare la legalità non solo contrastando la criminalità, ma anche queste attività che il più delle volte, come in questo caso, celano comportamenti illegali relativi all’uso e allo spaccio di sostanze stupefacenti".
