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Cronaca Montà / Via Due Palazzi

Agenti carcere si fingevano malati Giocavano a calcio e 2° lavoro

Sono 12 gli agenti di polizia penitenziaria del "Due Palazzi" di Padova indagati per truffa. Con loro anche 5 medici compiacenti che avrebbero firmato falsi certificati, nella maggioranza dei casi per sciatica

Una lombosciatalgia contagiosa, quella di cui frequentemente avrebbero sofferto gli agenti in servizio al carcere Due Palazzi di Padova, talmente invalidante da impedire loro di presentarsi al lavoro, spesso e volentieri a ridosso di festività, ponti o fine settimana. È salito a 12 il numero delle guardie penitenziarie indagate per truffa e a 5 quello dei medici compiacenti che avrebbero firmato falsi certificati.

LE PERQUISIZIONI A MARZO. Risalgono allo scorso marzo le perquisizioni, da parte della squadra Mobile, su disposizione del pubblico ministero del tribunale di Padova Sergio Dini, negli studi dei professionisti che pare rilasciassero con troppa facilità certificazioni di malattia che avrebbero permesso ai poliziotti del carcere padovano di assentarsi (anche 100 giorni all'anno) da lavoro, a discapito dei colleghi, costretti a turni "infernali", specialmente dopo la sospensione degli agenti coinvolti nell'inchiesta principale. Già perché questo è solo un nuovo filone, che prende il "la" dalla prima inchiesta "madre", quella che a luglio smascherò un giro di droga, telefonini e materiale pornografico tra i detenuti, e che portò all'arresto, tra gli altri, di diversi agenti di polizia penitenziaria.

SECONDO LAVORO E SPORT IN MALATTIA. Tra i 12 agenti indagati per truffa, ci sarebbe chi fingeva di essere in malattia ma intanto si concedeva pure un secondo lavoro come meccanico, e chi, assente sempre per motivi di salute, non disdegnava due tiri a calcio. Duro il commento del segretario del sindacato Sappe, Giovanni Vona. "In questa professione - ha sottolineato - lavorare in stato di malattia è un reato penale, diventa truffa, a differenza di altre situazioni in cui ci può essere una incompatibilità amministrativa. Qui è proprio un reato, perchè è un lavoro che richiede di essere sempre in forma per dare il meglio".

IL CASO LIMITE. Già un paio di settimane fa era emerso dalle indagini che uno degli agenti indagati avrebbe presentato, solo nel 2012, ben 75 certificati medici, per un totale di oltre cento giorni di malattia per patologie come dissenteria, cefalee, lombalgie e faringiti.

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