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Cronaca Montegrotto Terme

Picchia il compagno di stanza, esce sul cornicione e poi si scaglia contro i medici

Il giovane di origini moldave, in stato di alterazione psico-fisica, è stato portato al Pronto soccorso dove ha gettato a terra e malmenato cinque persone

Prima picchia il suo compagno di stanza in albergo, poi si scaglia contro i carabinieri e il personale medico del Pronto soccorso di Abano Terme. E' stato un ferragosto turbolento per A.M., 21 anni, moldavo, celibe, disoccupato, residente a Montegrotto Terme. L'uomo, in evidente stato di alterazione psico-fisica, martedì è stato arrestato per lesioni per futili motivi nei confronti di sei persone. Il giovane era appena stato rimesso in libertà. Sabato scorso, infatti, era finito in manette dopo aver aggredito altri due militari in caserma.

IL FATTO. La lite tra compagni di stanza è scattata poco prima delle otto di mattina, in una stanza al quinto piano dell'Hotel "Due Torri" di Abano Terme. Durante la furibonda discussione i due hanno messo a soqquadro l'intera camera: hanno squarciato il materasso, rotto i biccheri in vetro e divelto lo sciaquone del bagno. Alla fine A.M. ha avuto la meglio e ha chiuso fuori dalla stanza l'avvocato F.B., 50 anni, originario di Roma, senza fissa dimora. Il trambusto ha messo in allarme il personale dell'Hotel, che ha chiamato le forze dell'ordine.

I SOCCORSI. L'avvocato è corso giù verso la hall dell'albergo, con naso e bocca sanguinanti, chiedendo aiuto. Intanto A.M. ha cercato di fuggire. I carabinieri lo hanno trovato poco lontano dalla camera. L'uomo aveva scavalcato una ringhiera a protezione di una porta-finestra e si trovava in bilico, rischiando di cadere nel vuoto dal quinto piano dell'edificio. I militari sono riusciti a farlo rientrare con cautela, ma il moldavo non ha perso tempo. Una volta al sicuro, ha iniziato a sferrare una serie di pugni all'addome alle forze dell'ordine. A quel punto il giovane è stato ammanettato e portato al Pronto Soccorso del policlinico di Abano Terme.

IN OSPEDALE. La furia di A.M. non si è esaurita nemmeno in ospedale. Nel trasbordo dalla barella dell'ambulanza al lettino del reparto per le visite del caso, l'uomo si è scagliato contro il personale medico. Ha colpito più volte, gettato a terra e spinto contro il muro cinque persone, procurando lesioni e contusioni guaribili in dieci giorni. Le vittime sono due medici, due infermiere e un autista del Suem.
 

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