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Cronaca

Aggredito a noventa militante Lega Nord, Bitonci: "Diritto calpestato, Stato complice"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

“L'episodio di violenza accaduto a Noventa Padovana è gravissimo. Non solo per quanto ha subito Daniele Babolin durante l'aggressione dell'altra sera; le minacce che i rapinatori gli hanno lanciato, promettendo di tornare con i fucili a vendicarsi, dimostrano il livello di presunzione raggiunto da chi è solito compiere atti contro la libertà e la proprietà delle persone. Vuoi per la scarsezza delle risorse date alle forze dell'ordine, che pure fanno il possibile, vuoi per i tempi infiniti della giustizia, piccoli e grandi delinquenti vivono in un regime di semi impunità. E pensare che c'è chi vorrebbe aprire le carceri, ritenendo necessario un atto di clemenza, e dare carta bianca a migliaia di banditi. I problemi di Noventa sono i problemi di tutta la cintura urbana padovana, il cui centro è un ricettacolo di umanità violente e disperate che nessuno, negli scorsi anni, ha provveduto a scacciare. Esprimo la mia solidarietà a Babolin, militante della Lega Nord, e a tutti i cittadini di Noventa. Presenterò un'interrogazione parlamentare per il ministro Alfano, perché finalmente mandi sul territorio più uomini e più mezzi per contrastare l'escalation di rapine. Uno Stato che non è garante del diritto è uno Stato che ha rinunciato alla sua primaria funzione”.

Lo dichiara Massimo Bitonci, presidente dei senatori della Lega Nord, a proposito della rapina subita a Noventa Padovana dal militante della Lega Daniele Babolin.

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