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Cronaca Fontaniva

Brenta trasformato in spiaggia nudisti, aggredito vigile che voleva multare naturista

L'episodio domenica ai danni di un agente che stava effettuando dei controlli nella zona di Fontaniva dove da tempo si riunisce abusivamente, anche all'interno di una capanna fatiscente, un gruppetto di nudisti. Il sindaco Lorenzo Piotto: "Inammissibile"

Da tempo la zona è stata scambiata per una spiaggia nudisti ma di fatto così non è ed il sindaco Lorenzio Piotto vuole mettere la parola fine ad un malcostume che si sta diffondendo sempre più.

AGGRESSIONE. La zona è quella del fiume Brenta, nel territorio di Fontaniva. La spiaggia di ciottoli e il corso d'acqua sono presi d'assalto costantemente dai naturisti che girano completamente nudi sul territorio. Peccato che non sia assolutamente un luogo a loro riservato, anzi, le spiaggette sono frequentate da famiglie con bambini e da ragazzi. Pugno fermo, allora, del primo cittadino che ha promesso multe ai trasgressori. I controlli sono partiti già lo scorso week-end. Domenica gli agenti hanno fermato uno di loro ma, alla richiesta dei documenti, sono stati aggrediti con insulti e picchiati. I due sono stati giudicati guaribili in 10 e 4 giorni, l'uomo verrà presto identificato e punito. Nella zona, poi, la polizia municipale ha scoperto una cascina fatiscente, utilizzata come ricovero abusivo dagli stessi naturisti. Nei prossimi giorni per volere dell'amministrazione comunale verrà abbattuta anche per garantire la sicurezza e l'incolumità dei cittadini.

PUGNO FERMO. Irremovibile sulle sue decisioni il sindaco che precisa: "La Brenta è un luogo di pregievole valore ambientale e paesaggistico frequentato d'estate da migliaia di persone, inclusi famiglie e minori, non è un campo nudisti ed è innammissibile tollerare atteggiamenti e comportamenti poco rispettosi dello stesso ambiente, della civile convivenza e del decoro, tantomeno se questi si traducono in aggressioni a danno di chi quotidianamente lavora per la sicurezza dei cittadini e invita al rispetto di norme che intendono garantire i diritti di ciascuno".  

MULTE. Ai reati sono applicate sanzioni amministrative molto pesanti: atti osceni commessi con dolo 10mila euro, atti osceni commessi con colpa 102 euro e atti contrari alla pubblica decenza 3.333,33 euro.

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