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Cronaca

Albignasego, un istituto comprensivo di eccellenza

Lingue, informatica, corsi extracurricolari per quasi 1.900 alunni

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PadovaOggi

1.884 alunni, di cui 700 nella secondaria e 1.184 nella primaria, 83 classi (27 e 56), 9 plessi (2 e 7), 8 edifici, 208 persone nell’organico di diritto (165 docenti, 43 assistenti e collaboratori scol.) ma quasi 240 in organico effettivo. A questi si aggiunge il Centro territoriale per l’educazione degli adulti che vede iscritti nel primo quadrimestre 728 studenti. L’impatto degli alunni stranieri – ma nessuno è davvero ‘straniero’ per noi – è minore (7.8%) della media provinciale – spiega Pretto - mentre significativa è l’incidenza dei ragazzi diversamente abili (57). Il tratto forse caratteristico dell’IC, come risulta nel confronto (e primato) regionale, è la massiccia percentuale di alunni al tempo pieno. Sono 45 su 56 classi alla primaria e 7 su 27 alla secondaria: oltre il 60% dell’intera popolazione mangia a scuola durante la settimana.

Sono questi i numeri che raccontano del nuovo Istituto Unico comprensivo di Albignasego, una realtà nata sull’impulso della normativa che prevedeva la soppressione di istituti e direzioni didattiche con un numero di alunni inferiore alle 1000 unità e che ha preso il via a vele spiegate, grazie anche all’impegno del ‘nuovo’ dirigente scolastico unico, Giancarlo Pretto, che vanta una lunga e proficua esperienza nel vecchio istituto comprensivo di Albignasego.

“L’istituzione è nata da tre mesi, per fusione: fredda o razionale, non emotiva o contrastata come in altre realtà – spiega Pretto - L’idea era che fosse preferibile una sola dimensione organizzativa e didattica, magari over size (la nona per complessità in Veneto, tra le prime 50 in Italia), piuttosto che la suddivisione di competenze, o la loro sovrapposizione. Capiremo tra qualche mese se la scuola grande può diventare una grande scuola o se, invece, era da preferire in radice il ‘piccolo è bello’.

L’IC vive tra le sue tradizioni e le sue innovazioni. Le prime sono, oltre che le attività caratteristiche di ciascun plesso della Primaria, le pratiche consolidate nella Secondaria: lavagne interattive in rete per tutte le 27 aule didattiche e i laboratori; i 18 corsi extracurricolari di biologia, fisica e chimica; i lettorati nelle tre lingue insegnate in seconda e terza, le certificazioni Trinity, Dele e Delf.

Le innovazioni curricolari di quest’anno sono invece attivate per tutte le classi della Primaria: nelle classi prime l’insegnamento dell’Inglese è affiancato tutto l’anno da docenti di madrelingua; per le classi dalle II alle V le attività dei laboratori ‘Mind Lab’, sostenute da Fondazioni e da aziende di grande distribuzione locale (Supermercati Alì).

L’ultima innovazione, che risponde alla legge ma non è oggi frequente in una scuola del primo ciclo, è l’introduzione da dicembre del registro on line, ossia la possibilità per tutti i genitori di consultare il registro del docente, dunque i voti dei figli, via internet.

“In questi anni – commenta il sindaco di Albignasego Massimiliano Barison – abbiamo affiancato l’impegno della dirigenza della nostra scuola investendo per dare ambienti di studio all’altezza della qualità dell’offerta formativa, compatibilmente con le risorse a disposizione. Ogni plesso ha la sua mensa per poter offrire il servizio di tempo pieno  e, anche grazie al nostro interessamento, gli insegnanti possono arricchire le lezioni con materiali didattici all’avanguardia, come le lavagne multimediali interattive già presenti nelle medie. Stiamo lavorando per ottenere finanziamenti per offrire la stessa possibilità anche alle 11 classi quinte della scuola primaria, magari come regalo di Natale”

“Molto, e tutti ne siamo consapevoli, deve ancore accadere – conclude il dirigente - Vogliamo un’organizzazione interna più raffinata e reattiva, una didattica che si misuri con la sfida della verticalità coordinata e integrata nelle azioni educative e nelle discipline, e che sia positivamente misurata alle prove Invalsi. Come generare la condivisione delle linee di sviluppo del processo formativo tenendo insieme, libere e creative, le differenti prospettive che si intersecano nella nostra nuova scuola, è il compito di domani”.   

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