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Cronaca Massanzago

Omicidio Malvestio, arrestati i presunti responsabili dell'efferato delitto di Massanzago

A quattro mesi dal ritrovamento del cadavere di Alessandro Malvestio, pensionato 72enne rapinato, incaprettato, imbavagliato e ucciso, i carabinieri hanno arrestato questa mattina i due romeni ritenuti i probabili autori del crimine

f-giorgelLa scena del crimine parlava chiaro. La vittima, molto probabilmente, già conosceva i responsabili, forse addirittura li frequentava. Partendo da questi pochi indizi, grazie ad un certosina attività di riscontro sulle celle telefoniche e sulle frequentazioni di Alessandro Malvestio, il 72enne di Massanzago trovato cadavere nella sua abitazione la sera del 20 gennaio scorso, i militari dell’arma sono risaliti all’identità di due romeni che potrebbero essere responsabili della morte dell'anziano e anche di altri reati contro il patrimonio perpetrati in provincia.

Quattro mesi fa Malvestio, affetto dal morbo di Alzheimer, era stato rinvenuto già morto, immobilizzato ad una sedia dai suoi aggressori, “incaprettato” e imbavagliato. Dai primi rilievi eseguiti dai carabinieri del nucleo operativo di Cittadella e del nucleo investigativo di Padova era immediatamente emerso che il decesso era avvenuto a seguito di una rapina.
 
Questa mattina, alle prime luci dell’alba, i due romeni - ritenuti i presunti autori dell'efferato delitto - sono stati arrestati e condotti alla casa circondariale Due palazzi dai carabinieri in esecuzione di un fermo di indiziato di delitto emesso dal sostituto procuratore Benedetto Roberti, pubblico ministero titolare dell’indagine. Si tratta di Petru Florin C., 39enne e Giorgel F., 44enne, entrambi in Italia senza fissa dimora. Dalle indagini è emerso che Florin detto “il pugile” gestiva un gruppo di romeni, tra cui figura anche Giorgel soprannominato invece “Tiganu” e specializzato nei furti in abitazione e ai danni di esercizi commerciali. 
 
Individuato il gruppo di riferimento, gli inquirenti hanno avviato un attento monitoraggio dei soggetti che ne facevano parte, arrivando via via a restringere l’attenzione ai due personaggi a maggiore valenza criminale. L’ulteriore analisi dei tabulati delle utenze risultate agganciate alla cella di Massanzago, nell’orario in cui veniva ucciso Malvestio, ha permesso di documentare la presenza sul luogo del delitto proprio dei due romeni.
 
Altro elemento di fondamentale importanza è risultato il modus operandi della banda ed in particolare la tecnica con cui i due soggetti eseguivano il sopralluogo prima di effettuare il “colpo”. Nei giorni immediatamente precedenti l’omicidio, il "pugile" era transitato in prossimità dell’abitazione della vittima, con tempi e modalità ripetute anche in altre occasioni e, in particolare, la notte del 28 febbraio scorso, quando fecero razzia in una profumeria di Grisignano di Zocco e i carabinieri di Padova riuscirono a catturare – in flagranza – tre loro connazionali. Visto l’arresto dei loro compari e sentendosi braccati, i due preferirono allontanarsi dall’Italia per farvi ritorno quando le acque parevano ormai calme. Evidentemente non avevano fatto bene i loro conti.

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