Chiamata a 112, "Bomba a scuola" Ma era la bravata di uno studente

"C'è una bomba a scuola". La telefonata, al centralino dei carabinieri al 112, è arrivata martedì mattina alle 10.35. Una chiamata breve, subito interrotta, il tempo necessario però per gli agenti della questura, ai quali i militari dell'arma hanno inoltrato la segnalazione, a rintracciare il numero da cui era partito l'allarme. Il presunto pericolo, in via Beato Pellegrino a Padova, all'istituto professionale Camerini-Rossi.

LA BRAVATA. La polizia ha subito ricontattato il numero di telefono da cui era partita la chiamata. A rispondere, uno studente della scuola, che, quando si è reso conto di avere gli agenti dall'altra parte della cornetta, è sceso dalle nuvole. Il ragazzino era ignaro di tutto. Poco prima, durante la ricreazione, mentre era in bagno, un compagno di classe gli ha infatti sottratto il cellulare, rimasto incustodito sul banco, e ha pensato di fare uno scherzo, a lui, ed evidentemente alla polizia. 

POLIZIA A SCUOLA. I poliziotti hanno ritenuto valida la testimonianza dello studente, persuasi del fatto che pure lui fosse stato vittima della bravata. L'autore della telefonata non è stato individuato, ma gli agenti hanno ritenuto ugualmente opportuno fare visita all'istituto e redarguire gli studenti sul fatto che simili comportamenti non siano affatto scherzi innocui e che, se fosse stato identificato, il responsabile sarebbe incorso in una denuncia. Insomma, falso allarme per fortuna. Chissà che la ramanzina sia servita agli studenti a discernere tra un gioco innocente e una bravata che con lo scherzo ha ben poco a che fare.