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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca Stazione / Via Goffredo Mameli

Striscia la Notizia e poi la Finanza nell'ambulatorio cinese degli aborti

Il servizio tv dell'inviato Moreno Morello in onda ieri sera su Canale 5 per documentare quanto avveniva in uno stabile a due passi dalla stazione di Padova. Un'attrice ha finto di voler abortire e contrattare l'acquisto di farmaci per l'interruzione della gravidanza. A quel punto l'intervento delle Fiamme gialle, che già stavano indagando

La Guardia di Finanza di Padova era già da mesi, dallo scorso gennaio, appostata a seguire i movimenti sospetti che avvenivano all'interno di un ambulatorio medico abusivo in via Mameli a pochi passi dalla stazione ferroviaria. I finanzieri erano infatti sulle tracce di un colossale giro di farmaci illegali trafficati dalla Cina dalla coppia di asiatici che gestiva l'ambulatorio e, con l'arrivo anche delle telecamere di Striscia La Notizia e del suo inviato Moreno Morello, che autonomamente si erano mossi dopo aver ricevuto segnalazioni che in quello stabile avvenivano degli aborti, le stesse Fiamme gialle si sono viste costrette ad intervenire, inquadrati dagli stessi obiettivi del noto tg satirico e di denuncia di Canale 5.

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L'INGRESSO FILTRATO. I fatti risalgono allo scorso giovedì 21 marzo. Il servizio è stato mandato in onda ieri sera in tv. Striscia ha ingaggiato un'attrice cinese, visto che l'ambulatorio si rivolgeva esclusivamente a connazionali, che fingendo di essere incinta ha quindi contrattato l'acquisto di un farmaco per l'interruzione della gravidanza. Per l'attrice non è stato però sufficiente suonare il campanello dell'appartamento di via Mameli per riuscire ad entrare. A conoscenza del sistema molto ben architettato di filtrare gli accessi, era anche in possesso di un numero di telefono da contattare per riuscire a vincere ogni diffidenza e farsi aprire la porta.

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UN FARMACO PER ABORTIRE. "Questo mese non ho avuto le mestruazioni", dice l'attrice alla donna che, col marito, gestisce la clinica abusiva. Quindi le viene chiesto di sottoporsi a uno di quei test che, analizzando le urine, riescono a stabile se si è incinta o meno. L'infiltrata a questo punto utilizza un campione di urine taroccato che aveva appositamente con sè e il trucco riesce. La linea del test è di colore giallo, significa che "sei incita", le spiega la donna che, alla richiesta se hanno il farmaco per abortire risponde prontamente di sì, che c'è un "3% di possibilità di non riuscita" e che costa 115 euro.

CLINICA DEGLI ORRORI. La telecamera nascosta dell'attrice riprende nel frattempo anche le condizioni igienico-sanitarie dell'ambulatorio abusivo. Muri sporchi, sul bancone della cucina ci sono decine di siringhe e fiale e flaconi usati e, in una specie di sgabuzzino, c'è pure una specie di tavolino operatorio con tracce di sangue e ferri chirurgici. Al momento ci sono anche dei pazienti, tra cui un bambino che si lamenta mentre viene sottoposto a una terapia endovenosa.

IL BLITZ DELLA FINANZA. Moreno Morello a questo punto decide di fare il proprio ingresso in scena, nell'ambulatorio, per andare a riprendere l'attrice e avere un tête-à-tête con la cinese che gestisce l'illecita attività. Ma quest'ultima non vuole saperne di farlo entrare e, nel frattempo, ecco l'irruzione degli uomini della Finanza. Morello capisce che l'appartamento era sotto controllo e si fa da parte, lasciando che le Fiamme gialle intervengano. L'ambulatorio e le migliaia di farmaci rinvenuti all'interno vengono sequestrati.

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