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Cronaca Ospedali / Via San Massimo

Azienda ospedaliera, è allarme amianto: trovate tubature al cantiere del Centro prelievi

É al via l'indagine dello Spisal e la bonifica degli ambienti in via San Massimo

Dai cantieri dell'Azienda ospedaliera di Padova, fa capolino l'allarme amianto. Come riporta il mattino di Padova, sono state trovate delle tubature in amianto nel corso dei lavori di allargamento del centro prelievi di via San Massimo. Nei prossimi giorni lo Spisal si recherà sul posto per analizzare la situazione e registrarla, poi si passerà alle operazioni di bonifica. L'Azienda ospedaliera ha chiarito che non sussistono pericoli né per i lavoratori, né per gli assistiti in quanto l'area di cantiere fa parte di una struttura in disuso da tempo. Nel 2016 era stato trovato amianto nel corridoio di collegamento tra la Divisione e la Clinica ostetrica, nel 2012 nella Palazzina Servizi.

IL MATERIALE.

In Italia le tubazioni in cemento amianto (fibrocemento) si sono iniziate ad utilizzare dal 1916, in generale l'utilizzo del fibrocemento in edilizia è continuato in maniera costante dagli anni 50 fino agli anni 80. Dopo la scoperta della pericolosità del materiale, nel 1992 l'Italia ha vietato l'estrazione, l'importazione e la commercializzazione dei manufatti in amianto. Le fibre di amianto, infatti, se inalate provocavano asbestosi e insorgenza di mesotelioma pleurico. Sono ancora in corso in tutt'Italia bonifiche e rimozioni di questo materiale.

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