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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

"La strada per l'Africa" del professor Anacleto Dal Lago, medico pioniere del Cuamm

Da un'idea di Maurizio Murru e dalla volontà di ex allievi e colleghi, lo scrittore Alessandro Mari ha raccontato l'esperienza di grande coraggio del dottore vicentino che è stato apripista per oltre 1.600 medici. Il libro sarà presentato sabato a Padova

“Avrei avuto la possibilità di fare carriera ed arrivare al primariato a Sondalo ma ho rinunciato. Ero alla ricerca di esercitare la professione di medico in modo diverso, più altruistico, più soddisfacente. Bruna ed io condividemmo la scelta di partire”.
Così comincia La strada per l'Africa di Anacleto Dal Lago il primo medico Cuamm partito per il continente africano.

KENYA. Era il 5 gennaio del 1955, quando Anacleto Dal Lago lasciava il lavoro nell’ospedale di Schio (Vicenza) e con la moglie Bruna, sposata da due giorni, si imbarcava per il Kenya, dove avrebbe vissuto per 15 anni, mettendo su famiglia, lavorando a fianco dei più bisognosi e contribuendo anche a fondare la facoltà di Medicina di Nairobi.

60 ANNI DI STORIA. L’apripista per oltre 1.600 medici che in oltre 60 anni di storia hanno lasciato la comodità delle loro case e tutte le loro sicurezze per andare a offrire il proprio servizio lì dove c’era, e continua ad esserci, più bisogno del loro lavoro.

MENTE SCIENTIFICA. Classe 1923, originario del vicentino, laureatosi in medicina a Padova nel 1948, dove ha poi insegnato Anatomia umana per dieci anni, il professor Dal Lago è stato la mente scientifica della ong padovana, ma anche una figura di riferimento per la cooperazione internazionale italiana, contribuendo negli anni Settanta alla scrittura della prima legge italiana sulla cooperazione con i paesi in via di sviluppo. Si è spento il 13 aprile del 2014 dopo una lunga malattia, alla veneranda età di 91 anni.

"LA STRADA PER L'AFRICA". La vita di Anacleto Dal Lago e il suo operato con Medici con l'Africa Cuam vengono raccontate nel libro “La strada per l’Africa" nato nella fine del 2014 da un’idea di Maurizio Murru, altro storico medico Cuamm, e dalla volontà di ex allievi e colleghi, oltre che amici, di ricordare il maestro da poco scomparso. Il senso del libro viene spiegato dallo scrittore Alessandro Mari, che, entrato in contatto con il materiale raccolto, ne è rimasto colpito, volendo contribuire con un testo introduttivo.

"Anacleto – scrive Alessandro Mari nell’introduzione – ha sentito che l’ora del mondo non suonava in quei luoghi italiani segnati dalla guerra ma pronti a riavviarsi. L’ora del mondo suonava altrove. (…) Poteva dunque bastare ad Anacleto Dal Lago una soddisfacente carriera di medico in Italia mentre sentiva suonare lontana l’ora del mondo? Sappiamo che no, non poteva bastare. Ed è Canova [fondatore del Cuamm] a precisare quel lontano, quell’altrove. L’Africa. Quando l’incontro tra i due si avvera, ormai Anacleto ha trent’anni, non è più nella stagione giovanile delle intemperanze, degli slanci stolidamente magnifici: il suo non è il colpo di testa di un ragazzo con qualche ideale, magari confuso. Anacleto è un idealista consapevole o, meglio, un idealista pragmatico. Il suo è il colpo di testa di un uomo che va già mano nella mano con un’altra idealista pragmatica. Bruna".

LIBRO. Il libro sarà presentato sabato a Padova, alle 10.45, nell'aula Magna dell'Università, nel contesto dell'evento "Dove comincia la strada per l'Africa". Sarà poi disponibile nella sede di Medici con l’Africa Cuamm a Padova, ma si potrà richiedere anche in libreria e comprare nei maggiori portali online. (Per informazioni: cuamm@cuamm.org)

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