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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Vigonza

Vedova e figlia dell'imprenditore suicida si appellano a Monti

Le due donne, ancora scosse dalla tragedia che lunedì ha portato il titolare della Eurostrade 90 di Vigonza a togliersi la vita, chiedono al premier di "recepire velocemente la Direttiva europea contro i ritardi nei pagamenti"

Il Veneto degli “imprenditori suicidi”. Il Veneto delle famiglie che si ribellano a questa continua strage.

L'APPELLO DEI FAMILIARI. Oggi, moglie e figlia di Giovanni Schiavon, il titolare della Eurostrade 90 di Vigonza che lunedì si è tolto la vita sparandosi nel suo ufficio, hanno firmato di proprio pugno una lunga lettera indirizzata al presidente del consiglio Mario Monti.

DEBITORI-CREDITORI. L'imprenditore padovano è solo l'ultimo, di un lungo elenco di titolari di aziende, che non sono riusciti ad affrontare l'onta di trovarsi oberati dai debiti, con il futuro delle famiglie dei dipendenti sulla coscienza, pur essendo creditori per centinaia di migliaia di euro, magari anche da enti pubblici.

CON LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA. “Le imprese hanno bisogno di ricevere tempestivamente quanto è dovuto per il lavoro prestato". Scrivono vedova e figlia di Schiavon nella missiva, inviata al Corriere del Veneto e sottoscritta anche da otto associazioni di categoria imprenditoriali.

LA DIRETTIVA EUROPEA. "Gli strumenti ci sono - ricordano le due donne - Basta recepire velocemente, senza se e senza ma, la Direttiva europea contro i ritardi nei pagamenti. Glielo chiediamo da una regione, il Veneto - rilevano -, che si trova in prima linea sul fronte dello sviluppo economico e dove la cronaca, con cadenza sempre più frequente, registra drammaticamente i casi di imprenditori spinti al suicidio per impossibilità di riscuotere i propri crediti e far fronte così agli impegni economici".

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