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Cronaca Cittadella

Spende in shopping i soldi per il mantenimento: avvocatessa indagata

La donna avrebbe utilizzato circa 60mila euro in tre anni per acquisti indebiti, sottraendoli dalla cifra versata dall'ex marito che, insospettito, ha dato il via alle indagini

Tremila euro al mese per il mantenimento dei figli spesi tra negozi e saloni di bellezza. Come riporta Il Mattino di Padova, una donna di Cittadella è accusata di appropriazione indebita per aver utilizzato in modo improprio i soldi destinati dall'ex compagno ai due figli.

LA DINAMICA.

Ammonterebbe a 60mila euro nell'arco di tre anni la cifra spesa dalla donna, avvocato di Cittadella. Denunciata dall'ex marito, anch'egli avvocato a Mestre, è stata raggiunta da avviso di garanzia dopo che l'uomo, a fronte dell'ingente somma versata mensilmente, riteneva che i due bambini di 7 e 10 anni apparissero troppo trasandati. I piccoli, che vengono affidati al padre per due settimane al mese, portavano sempre abiti logori e, in generale, mostravano segnali di uno stile di vita molto dimesso.

LE INDAGINI.

Sollevata la questione davanti alle autorità, il Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Venezia ha proceduto alle indagini analizzando nel dettaglio i movimenti bancari dei conti intestati alla donna, riscontrando evidenti anomalie nel periodo tra il maggio del 2012 e il settembre del 2015. In questo arco di tempo gli spostamenti di denaro sospetti sono stati numerosi: un trasferimento di tremila euro al fratello, passaggi sul proprio conto personale di ingenti cifre (prima tremila euro, poi duemila) e assegni circolari per quattromila euro. Ma anche un prelievo di seimila euro in favore della madre, che poi ha girato la stessa somma alla figlia con assegno circolare. Presi in esame anche i prelievi al bancomat e i pagamenti Pos, le Fiamme gialle hanno scoperto che il conto per il mantenimento dei figli era servito per saldare un contro di settecento euro in profumeria, oltre duecento euro in un salone di bellezza, e poi centinaia di euro in vestiti, occhiali e altri articoli.

L'AVVISO DI GARANZIA.

Si è poi cercato di risalire a quali cifre restassero a disposizione per l'effettivo mantenimento dei bambini, prendendo in considerazione i pagamenti al supermercato, o in cartoleria, o in negozi di abbigliamento per ragazzi e analizzando a campione quattro mesi (ottobre 2012, ottobre 2013, giugno e ottobre 2014). Ne è emersa una spesa media mensile per l'effettivo mantenimento dei figli di 1.150 euro, comprendente le spese per la benzina, il telepass autostradale, le utenze di casa e la rata della scuola dell'infanzia. Alla luce dei riscontri il pubblico ministero ha contestato alla donna il reato di appropriazione indebita.

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