Arcella, filo spinato anti-spaccio per proteggere la parrocchia

Dopo il muro “antispaccio” di via Anelli, adesso il filo spinato alla chiesa di San Gregorio Barbarigo. A distanza di 5 anni dalla drastica scelta che tanto scalpore mediatico aveva provocato dell'amministrazione Zanonato di centrosinistra di erigere un muro per impedire agli spacciatori una facile via di fuga nel quartiere residenziale del complesso Serenissima, adesso nel quartiere dell'Arcella sono i residenti a prendere l'iniziativa per tutelare la parrocchia in balia di un continuo andirivieni di pusher e clienti.

Autotassatisi per 400 euro, un gruppo di volontari dell'associazione “Arcella: un quartiere una città”, con il benestare del parroco, ha rafforzato i 25 metri della rete di recinzione esistente in un'area dietro alla chiesa e l'oratorio stendendo una doppia linea di filo spinato.

"La notizia non mi sorprende affatto – ha commentato Antonio De Poli, deputato e portavoce nazionale Udc - Il Governo è assente e la gente si organizza come può per tutelarsi. Il sacerdote ha messo coraggiosamente in atto un modo per proteggere i parrocchiani dagli spacciatori. Un gesto che definirei eroico considerando che questa azione mette a rischio anche la sua incolumità fisica. Questo deve farci riflettere: il Governo è assente e taglia indiscriminatamente in modo irresponsabile. Con l'ultima manovra i tagli nel comparto sicurezza hanno sforato i 2 miliardi di euro. Quando lo Stato non c'è, i singoli si organizzano autonomamente e questo non è affatto un bel segnale perché vuol dire che la gente non ha più fiducia nella politica”.