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Cronaca Arquà Petrarca

Arquà, il laghetto della Costa tra i siti preistorici dell'Unesco

Antico insediamento palafitticolo, è stato riconosciuto assieme ad altri due siti veneti. Situato nella depressione che separa il monte Calabrina dal monte Ricco, l'accesso è nei pressi del crocevia della strada provinciale 25 che conduce al "borgo del poeta"

C'è anche il laghetto della Costa di Arquà Petrarca tra i 111 siti palafitticoli preistorici dell'arco alpino iscritti nella lista del patrimonio mondiale dell'Unesco dal Comitato riunitosi a Parigi lo scorso giugno.

SITI VENETI. Oltre ad Arquà, altre due le località venete iscritte: Belvedere e Frassino a Peschiera sul Garda e Tombola a Cerea. Gli insediamenti sono databili fra il 5000 e il 500 avanti Cristo e si trovano sulle rive di laghi e fiumi o in torbiere che ne hanno consentito la conservazione. "Un risultato lusinghiero ottenuto anche grazie alla collaborazione della Regione - ha commentato l'assessore regionale alla cultura Marino Zorzato - Rappresenta un ulteriore tassello nel quadro degli interventi per la valorizzazione e la fruizione del nostro patrimonio archeologico". 

IL LAGHETTO DELLA COSTA. Situato nella depressione che separa il monte Calabrina dal monte Ricco, l'accesso è nei pressi del crocevia della strada provinciale 25 (da Valsanzibio verso Monselice) che conduce ad Arquà. Si imbocca un sentiero sulla destra, un centinaio di metri oltre l’incrocio. Le rive sono coperte da canne palustri e vegetazione. Lo specchio d’acqua è quanto resta di un lago di vaste proporzioni. Importanti i ritrovamenti di reperti risalenti all’età del bronzo che testimoniano la presenza di un insediamento palafitticolo.

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