Nelle prime ore di martedì, in Albania, nella prosecuzione dell’operazione “Boaster”, condotta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Padova in coordinazione con la direzione centrale per il Servizio Antidroga, uno dei tre soggetti sfuggito alla cattura è stato rintracciato e arrestato.

ARRESTO. Un'operazione interforze che ha consentito di mettere in manette C. S., 25enne residente a Padova, colpito come i 19 arrestati lunedì, da un ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Padova, la dottoressa Margherita Brunello, per il reato di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, continuato, aggravato.

ALBANESI E MAROCCHINI. E’ tuttora in corso l’attività investigativa delle forze dell'ordine finalizzata al rintraccio di altri due malviventi colpiti dallo stesso provvedimento restrittivo e facenti parte del sodalizio criminale che era diventato uno dei principali canali di rifornimento di eroina per il Nord-Est. Le laboriose e complesse indagini svolte dagli investigatori hanno documentato uno smercio settimanale di circa 50 chili di eroina e ha confermato che, mentre la cessione al dettaglio è quasi interamente gestita da nordafricani, in questo caso tunisini, i veri grossisti sono gli albanesi che, referenti di cartelli di importanti trafficanti che restano sull’altra sponda dell’Adriatico, riescono a rifornire i pusher con ingenti quantitativi di droga in modo continuativo.