Spacciava usando come base la sua copisteria, dove i carabinieri hanno scovato droga e contanti prima di ammanettarlo. All'Arcella sono stati fermati anche due tunisini che hanno cercato invano di disfarsi dello stupefacente.

I sospetti

Lo hanno tenuto d'occhio per una settimana, per verificare se davvero potesse essere coinvolto in un giro di stupefacenti. R.M., 46enne padovano e proprietario di una copisteria in zona industriale, è stato pedinato soprattutto sul posto di lavoro, dove i militari hanno deciso di intervenire con un blitz. Martedì sera si sono presentati nel negozio, che tra una stampa e una fotocopia fungeva anche da laboratorio per stoccare e confezionare la droga gestita dall'uomo.

La perquisizione

All'interno hanno scoperto 300 grammi di hashish e una dose di cocaina, oltre a un bilancino di precisione per pesare le sostanze prima della vendita e a due coltelli e un taglierino con la lama ancora sporca di stupefacente. Sono stati sequestrati anche 8.700 euro in contanti, che si ritene derivino non dai servizi di copisteria ma dallo spaccio.

L'arresto

Viste le prove evidenti, il 46enne è stato arrestato per detenzione ai fini di spaccio dai carabinieri del Nucleo investigativo, che dopo aver informato il pubblico ministero lo hanno accompagnato nella sua abitazione dove resterà ai domiciliari fino all'udienza di convalida del fermo.

Fermati in motorino

In manette anche una coppia di tunisini, fermati martedì notte dai carabinieri di Prato della Valle. Li hanno intercettati mentre percorrevano in sella a uno scooter via Annibale da Bassano, all'Arcella. Quando la pattuglia si è accodata per raggiungerli, i ragazzi hanno gettato in strada tre confezioni con 54 grammi di hashish, che i carabinieri hanno però visto e recuperato. Messi di fronte alle loro responsabilità, il 28enne e il 33enne sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio e rimessi in libertà.