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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Carmignano di Brenta

Ladro sacrilego incastrato dal prete, colpiva decine di chiese al giorno rubando le offerte

Piccoli furti da pochi spiccioli, ma compiuti con un metodo infallibile e a cadenza quotidiana. Così un 45enne ha razziato tantissimi luoghi di culto tra Padova e Vicenza

Un ladro seriale specializzato nel colpire le chiese, arraffando le offerta destinate ai poveri. Dalla segnalazione di un parroco ai pedinamenti dei carabinieri, fino all'arresto, ecco l'incredibile sequela delle sue razzie.

Esperto e scaltro

Quattro furti accertati che sembrano destinati a diventare molti di più. Il 45enne calabrese visitava tra dieci e quindi chiese al giorno, tutte all'interno di piccole comunità tra il padovano e il vicentino. Un lavoro accurato, svolto con gli attrezzi del mestiere e un'accortezza particolare: non rubava mai tutte le offerte per non insospettire i sacerdoti, rischiando che smettessero di lasciare il denaro in chiesa. Per questo si limitava a piccoli furti quotidiani.

L'intuito del prete

L'indagine che ha portato all'arresto di Vincenzo Iconis, origini calabresi ma da anni residente a Vicenza, è cominciata a inizio novembre quando il parroco di San Pietro in Gu si è rivolto ai carabinieri di Carmignano. Non solo negli ultimi tempi le offerte in chiesa erano calate drasticamente (fatto strano vista l'affluenza costante dei fedeli), ma aveva addirittura sorpreso in chiesa un uomo intento a trafficare in modo sospetto. Alla vista del sacerdote aveva fatto finta di nulla allontanandosi, ma il prelato aveva ormai intuito tutto.

Un ladro seriale

Identificato il sospettato e informato il pubblico ministero, i carabinieri si sono messi sulle sue tracce seguendolo per giorni. Ne è emerso un quadro inquietante. Ogni giorno il 45enne visitava moltissime chiese: non perché fosse un fervente cattolico, ma per rubare le offerte. Aveva anche un kit costruito apporta per riuscire a sgraffignare le monete dalle fessure delle cassettine con fili di ferro, scotch e torce.

Una raffica di colpi

Il blitz decisivo è partito martedì 20 novembre, mentre l'uomo era nella chiesa di Olmo di Creazzo ed è stato bloccato in flagrante. Furto sventato e manette ai polsi, i militari gli hanno trovato addosso anche i soldi rubati poco prima nella chiesa di San Nicola a Taggì di Sotto. Grazie ai pedinamenti sono riusciti ad addebitagli anche i furti nelle chiese di Poiana di Granfion e Torri di Quartesolo, entrambe al confine tra vicentino e padovano, il suo territorio di caccia prediletto. Le indagini proseguono per capire quanti luoghi sacri possa aver colpito e, soprattutto, quanto denaro possa avere rubato.

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