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Cronaca Legnaro / Via Vittorio Emanuele II

Massacra a pugni il vicino: nuovo arresto per l'ex promessa della boxe del clan Millas

Torna in manette il 18enne Naichel Millas, già al centro di una tumultuosa carriera criminale all'insegna della violenza che ha portato in carcere e ai domiciliari i suoi familiari

Torna a far tremare il Piovese il nome dei Millas. Dopo l'indagine che a febbraio aveva sgominato l'ampia e violentissima attività criminale del clan di origine Sinti, uno dei pochi rimasti fuori dal carcere è stato protagonista di un'altra vicenda di inaudita brutalità.

L'aggressione

É Naichel Millas, figlio minore di Manolito e Federica Hodorovich, i capostipiti nonché burattinai dell'associazione criminale resasi responsabile di rapine, furti e pestaggi. Appena maggiorenne, è già stato protagonista di arresti, entrate e uscite dal carcere minorile. Negli ultimi tempi si trovava ristretto nella casa popolare assegnata alla famiglia in via Vittorio Emanuele II a Legnaro e lì la notte tra martedì e mercoledì ha nuovamente dato sfogo alla sua ferocia. Dopo un diverbio ha aggredito un vicino di 33 anni massacrandolo a suo di montanti, la sua specialità. Naichel Millas è infatti stato fino allo scorso anno la più promettente stella della boxe del Piovese, fregiato di titoli nazionali ed europei che si sono infranti contro il muro della Giustizia. Il 18enne ha picchiato il rivale rompendogli il naso e procurandogli numerosi ematomi e lacerazioni al viso e alla testa. Quando i carabinieri sono giunti in forze si è scagliato anche contro di loro e sono serviti quattro equipaggi per riuscire a bloccarlo e ammanettarlo.

L'arresto

Mentre il 33enne veniva trasferito al pronto soccorso, medicato e dimesso con una prognosi di 25 giorni, Millas è finito in arresto con le accuse di lesioni volontarie, violenza e resistenza a pubblico ufficiale. Informato il pubblico ministero di turno è poi stato rimesso in libertà. A inizio febbraio alla famiglia Millas e a diversi complici erano stati notificati i nuovi provvedimenti di custodia cautelare emessi dal tribunale al termine di una lunga indagine nata da una serie di rapine ai danni di commercianti per lo più cinesi commesse materialmente anche dai due giovani fratelli, quando Naichel era ancora minorenne.

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