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Martedì, 19 Marzo 2024
Cronaca Noventa Padovana / Via Oltre Brenta

Noventa Padovana, arrestato profugo ospite dell'Hotel Paradiso: spacciava marjiuana

Il giovane, un nigeriano di 28 anni, è stato trovato con 2 grammi di sostanza in via Salata. Scoppia la polemica tra sindaco e opposizione

Mercoledì è stato arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale un profugo ospite all'Hotel Paradiso di Noventa Padovana. O.H., 28 anni, nigeriano, è stato trovato con 2 grammi di marijuana e 568 euro, provento di spaccio, in via Salata. L'uomo ha opposto resistenza durante il controllo, senza però causare lesioni ai militari.

L'OPPOSIZIONE. Il caso ha acceso la polemica. La Lega Nord chiede di chiudere immediatamente l'Hotel Paradiso, ricettacolo di illegalità. "Noi lo diciamo da tempo: avevamo già segnalato il problema con una mozione che chiedeva di impedire l'accesso indiscriminato al Parco, denunciandone il rapido degrado", dichiara Marcello Bano, consigliere comunale e capogruppo Lega Nord di Noventa Padovana, "Mozione, naturalmente bocciata dalla maggioranza buonista del PD che, per tutta risposta, taccia di razzismo i rappresentanti della Lega Nord ed organizza corsi di guida e lavori socialmente utili per i clandestini. L'episodio di spaccio é la chiara dimostrazione che noi le cose le denunciamo per tempo, ma siamo gli unici a cui stanno a cuore ordine e legalità. L'Hotel Paradiso deve essere chiuso immediatamente ed i suoi ospiti rimpatriati senza se e senza ma".

L'AMMINISTRAZIONE. Il sindaco di Noventa Padovana, Alessandro Bisatto, di centrosinistra, dichiara: "E' un fatto gravissimo. Ho già contattato la Cooperativa e il Prefetto per chiedere l'immediata espulsione dello straniero. Nell'area verde poco distante dall'Hotel, per tre giorni a settimana c'è già un nonno vigile che controlla la zona. Ora intensificheremo ulteriormente i passaggi della polizia municipale. Abbiamo già avviato il procedimento per l'installazione delle telecamere di sorveglianza: tra qualche mese passeremo alla progettazione e all'installazione dei dispositivi. Inoltre porteremo avanti un'attività sociale per capire come mai ragazzi giovani, anche residenti sul nostro territorio, sentono l'esigenza di procurarsi della sostanza stupefacente".

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