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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Bertin: "Necessario entro la fine dell'anno il parcheggio da mille posti all'ex Prandina"

Il presidente di Ascom Padova torna sulla riunione di via Zabarella e sull'incontro con Giordani, Lorenzoni e Bressa: "Evitiamo la desertificazione del centro"

Loro, alla soluzione, ci avevano pensato già nove anni fa. Anzi, avevano addirittura già pronto un progetto. Poi, il nulla. Ora, però, l'argomento è tornato in auge. Diventando di primaria importanza: dopo il successo della riunione coi commercianti in pieno centro storico e il conseguente incontro a Palazzo Moroni, l'Ascom Padova chiede a gran voce la realizzazione del parcheggio nell'area dell'ex caserma Prandina. E lo fa tramite il proprio presidente.

La questione Ztl

Patrizio Bertin parte nella sua disamina dalla questione-Ztl: “Nell’incontro avuto ieri pomeriggio a Palazzo Moroni abbiamo convenuto col sindaco Giordani, col vicesindaco Lorenzoni e con l’assessore Bressa che qualsiasi iniziativa relativa alla Ztl e all’accesso al centro verrà discussa in un tavolo di confronto con le categorie economiche. Dunque nessun salto nel buio e nessuna imposizione dall’alto”.

"Parcheggio entro fine anno"

Il presidente dell'Ascom Confcommercio passa quindi al nocciolo della questione: "Chiediamo all’amministrazione di definire una data per la messa in opera del parcheggio all'ex Prandina, data che per noi coincide con l'anno corrente. Quel migliaio di posti che verrebbe realizzato senza grandi costi sarebbe un importante aiuto ad un commercio che non può prescindere dalla facilità di accesso alle aree centrali come a quelle di quartiere”. Un’idea, quella del parcheggio nell’area del demanio che l’Ascom, come è stato documentato ieri all’assemblea di via Zabarella, ha lanciato, con tanto di progetto allegato, esattamente nove anni fa. “In quell’occasione - ricorda Bertin - valutavamo che un parcheggio a ridosso della tangenziale costituiva un’ottima soluzione anche in chiave di riduzione dell’inquinamento”. Passi avanti non ne sono stati fatti, ma nel frattempo sempre l’Ascom ha contribuito in misura decisiva a trasformare via Porciglia, oggi realmente porta d’ingresso al centro storico per chi parcheggia con meno difficoltà di altre zone o in piazzale Boschetti o al Park ex Cledca.

Uffici pubblici delocalizzati

“C’è poi un’ulteriore questione - aggiunge Bertin - ed è quella relativa al progressivo abbandono del centro da parte degli uffici pubblici. Oggi scontiamo un deficit di presenze che deriva anche dalle scelte compiute ormai diversi anni fa. L’uscita di scena, dall’area centrale, tanto per citare, del tribunale, dell’Intendenza di Finanza, dell’esattoria, dell'Inps, delle stesse associazioni di categoria (noi stessi abbiamo ritenuto di dover tornare in via Zabarella per ripristinare un rapporto più diretto con chi opera in centro) ha determinato un depauperamento che si aggraverebbe se anche la sede della Camera di Commercio dovesse abbandonare piazza Insurrezione”.

"Ripercussioni a livello di sicurezza e qualità della vita"

“Come ho avuto modo di dire ieri di fronte ai numerosi colleghi intervenuti all’assemblea - conclude il presidente dei commercianti padovani - non si può pensare alle tangenziali come ad un confine invalicabile. Al di qua esiste un centro storico ma esistono soprattutto i quartieri con i loro cittadini e con i loro esercizi commerciali. Non valutare queste cose può avere gravi ripercussioni non solo sull’economia ma anche sulla sicurezza e dunque sulla qualità della vita. Ed è quello che il tavolo delle associazioni che già nei prossimi giorni andremo a convocare, dovrà includere tra i propri obiettivi in vista di un confronto con l’amministrazione comunale”.

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