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Cronaca

Attentato di Barcellona: tra le vittime Luca Russo, 25enne di Bassano laureato a Padova

Il giovane era in vacanza con la fidanzata nella capitale della Catalogna dove è morto giovedì, si era laureato in Ingegneria all'ateneo. Bandiere a mezz'asta a Palazzo Moroni

È un ragazzo veneto di Bassano del Grappa, nel Vicentino, la seconda vittima italiana dell’attentato di Barcellona che giovedì ha lasciato una scia di sangue con 14 morti e almeno 100 feriti. Si chiamava Luca Russo, aveva 25 anni e si era laureato a Padova in Ingegneria elettronica.

LAUREATO A PADOVA. Il ragazzo era in vacanza nella città spagnola da qualche giorno con la fidanzata, rimasta ferita durante l’attentato e ancora ricoverata per una frattura. A dare la notizia la sorella del giovane che su Facebook ha lanciato un grido disperato postando la foto di Luca Russo ferito a terra e vestito con i pantaloncini verdi. Entrambi hanno prestato servizio come volontari della Croce Verde. Non appena si è diffusa la notizia, la bacheca Facebook del giovane è stata riempita di scritte di cordoglio di amici, conoscenti e di gente che vuole esprimere la sua vicinanza. Nel settembre del 2014 si era laurato all'ateneo patavino e lavorava in un'azienda di refrigerazione del Padovano, a Carmignano di Brenta.

BANDIERE A MEZZ'ASTA. "Il Comune di Padova, su indicazione della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha disposto l'esposizione a mezz'asta della bandiera nazionale e di quella europea, per oggi 18 agosto, in segno di partecipazione e vicinanza alla comunità spagnola per il dolore causato dall'attentato terroristico di Barcellona. Il Comune di Padova esprime anche la sua vicinanza alle famiglie delle vittime, due delle quali italiane e ricorda il particolare legame di Luca Russo con la città e la nostra Università dove si è recentemente laureato".

RETTORE. "In questi giorni pensiamo con simpatia ai nostri studenti che si godono i meritati e spensierati giorni di vacanza.- dichiara il rettore dell'ateneo patavino Rosario Rizzuto - Realizzare che in questo momento un odio insensato spezza le loro vite è un dolore immenso.  Luca si era lsureato brillantemente, si era dato da fare,  aveva già trovato lavoro e questa doveva essere la fase veramente esplosiva della sua vita. Incontrare l'odio cieco e insensato ed essere uccisi in questo modo è disumano".

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