rotate-mobile
Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Brentelle / Via Vito Volterra

Padovano a Boston, la moglie: "Mi ha chiamato, sentivo la gente urlare"

Alessandra, moglie di Giuseppe Borgato, 53enne appassionato runner che ieri ha partecipato alla maratona in cui sono esplose due bombe, racconta gli attimi concitati vissuti dal marito immediatamente successivi allo scoppio

La notizia l'ha appresa direttamente dal marito. Alessandra De Florentiis, residente in via Volterra a Padova, non ha fortunatamente neppure avuto il tempo di vedere prima in tv le sconvolgenti immagini dell'attentato alla maratona di Boston che ieri sera intorno alle 21 (ora italiana) ha provocato morti e feriti tra i partecipanti. Non ha quindi avuto nemmeno il tempo di cominciare a preoccuparsi per il coniuge, Giuseppe Borgato, 53enne appassionato runner che a quella maratona aveva appena finito di tagliare il traguardo, in 4 ore e 6 minuti.

BOATI, FUMO E SIRENE. Borgato era partito alla volta di Boston venerdì scorso da Venezia, da solo. A Francoforte si era unito ad un gruppo di altri italiani partiti dall'Emilia. Ora dovrebbe rientrare a Padova giovedì sera. "Quando è scoppiata la prima bomba mio marito aveva già tagliato il traguardo - riferisce Alessandra - ed era andato verso il ritiro del suo sacchetto contenenti le cose personali, mi ha riferito di aver sentito un boato impressionante, una cosa sconvolgente, poi di colpo fumo e un altro boato e sirene. Lui sta bene, come anche il gruppo di 27 italiani che erano con lui in albergo. Mi ha riferito di una situazione pazzesca".

FOLLA IN PREDA AL PANICO. "Avevo seguito la sua performance via web tramite il sito della maratona che, attraverso il numero della pettorina di iscrizione, consente di vedere il percorso degli atleti - racconta ancora la moglie - Sapevo che era già arrivato e mi aspettavo che dopo poco mi avrebbe chiamata per dirmi che era andato tutto bene. Ero tranquilla, quando mi ha telefonato sul cellulare però ho capito subito che c'era qualcosa di strano. Era già avvenuta anche la seconda esplosione, in sottofondo sentivo la gente che urlava. Correvano tutti in preda al panico e lui aveva paura di essere travolto dalla folla. Avevano chiuso tante strade e non riusciva ad orientarsi per rientrare in albergo, da dove mi ha chiamata solo più tardi alle 23.30".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Padovano a Boston, la moglie: "Mi ha chiamato, sentivo la gente urlare"

PadovaOggi è in caricamento