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Cronaca Sacra Famiglia / Via Cremona

Padova, attentato incendiario contro la sede di CasaPound: lanciate due molotov

Nella notte tra domenica e lunedì, in zona Sacra Famiglia. Gli esponenti del movimento: "Atto molto grave, la sindacatura Giordani-Lorenzoni gioca un ruolo ambiguo e pericoloso"

Un attentato incendiario che poteva avere conseguenze ancor più gravi. Nella notte tra domenica e lunedì due bottiglie molotov sono state lanciate contro l’entrata de "Il Bivacco", sede di CasaPound in zona Sacra Famiglia a Padova. Sulla saracinesca i resti del principio d’incendio nonché la scritta "Morte al fascio". Ancora ignoti gli autori del gesto, su cui stanno indagando gli inquirenti e la Digos: si tratterebbe comunque di un'azione dimostrativa, e non si esclude che possa essere legata alla querelle del fumetto "Foiba rossa", che ha tenuto banco negli ultimi giorni.

Attentato incendiario alla sede di CasaPound Padova

La denuncia di CasaPound

Carlo Cardona, esponente di CasaPound Padova, non usa mezzi termini per denunciare l'attacco notturno: “Si tratta di un atto molto grave, naturale conseguenza del clima che da molti mesi si respira in città. Ma se sulle responsabilità specifiche indagano ora gli inquirenti, ciò che vogliamo denunciare è la responsabilità invece politica che investe l’attuale giunta Giordani-Lorenzoni. Dagli scontri provocati dai centri sociali per impedire altrui manifestazioni e avvenuti con la partecipazione dei consiglieri di Coalizione Civica Ruffini e Ferro ai gruppi di estremisti che ogni mercoledì sera pattugliano in svariate decine il centro cittadino in cerca di quelli che secondo loro sono fascisti, tanto che oramai la Celere staziona permanentemente nelle piazze, e la cui caccia viene totalmente stravolta nei racconti dal principale quotidiano cittadino che invece la descrive come una passeggiata antirazzista. Dai divieti di Giordani formulati solo per limitare l’agibilità politica di una precisa parte politica (sale comunali), sino all’annullamento della presentazione di un fumetto sulle Foibe a causa delle violenze e delle minacce esercitate dai soliti facinorosi ai danni di un dirigente dell’istituto regionale per il diritto allo studio universitario”.

"Ruolo ambiguo della sindacatura Giordani-Lorenzoni"

Prosegue Cardona: “In tutta questa deriva che la città sta vivendo la sindacatura 'Giordani-Lorenzoni' gioca un ruolo ambiguo e pericoloso, assumendo una posizione colpevolmente pilatesca in cui condanna le violenze in generale, ma senza mai entrare nello specifico delle responsabilità, come se questi episodi gravissimi fossero responsabilità da ripartire equamente, quando invece le violenze a Padova hanno un’unica matrice e provengono da un’unica parte, la stessa che per larghi segmenti ha sostenuto elettoralmente la coalizione attualmente al governo cittadino. Ne è prova ad esempio la per nulla imbarazzata partecipazione di consiglieri di maggioranza a contromanifestazioni dei centri sociali che degenerano in scontri pesanti con le forze dell’ordine. Bene, sappiano questi signori che il punto di arrivo di questa escalation, che oggi segna un’ulteriore tappa, sarà loro precisa responsabilità politica, frutto dei loro silenzi e delle loro ambiguità. Per parte nostra ci chiediamo quale sia il risultato che vogliono ottenere questi violenti: se pensano di intimidirci, infatti, si sbagliano di grosso. Le nostre attività a questo punto non potranno altro che aumentare d’intensità, con l’unica differenza che è sempre più evidente a tutti i cittadini come Padova sia oggi ostaggio di una banda di delinquenti impuniti e coccolati. Schema già visto negli scorsi decenni”.

Attentato incendiario CasaPound-3

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