Colluttazione tra attivista centri sociali e polizia: aperta inchiesta
Il pm di Padova Baccaglini ha aperto un fascicolo per chiarire la vicenda che ha per protagonista il pedrino Zeno Rocca, che riferisce di essere stato "malmenato senza motivo da 8 celerini". La questura smentisce
Per il momento non ci sarebbero né nomi di indagati né tantomeno ipotesi di reato nel fascicolo aperto mercoledì dal pubblico ministero del tribunale di Padova Federica Baccaglini per fare luce sulla vicenda deflagrata nelle scorse ore in città e che vede per protagonista il 21enne Zeno Rocca, attivista del centro sociale Pedro, già in prima linea nei movimenti No Tav, che ha denunciato di essere stato "fermato e malmenato da 8 celerini, portato in Questura senza alcun motivo, trattenuto per ore". Il referto dell'ospedale parla di una costola rotta, contusioni varie e 20 giorni di prognosi.
VIDEO: Il giovane "pedrino" racconta alle telecamere la sua versione dei fatti - IL COMUNICATO: Leggi il documento integrale della Questura in cui si ricostruisce la vicenda - PAVANETTO (PROVINCIA): "Solidale con gli agenti feriti, no all'impunità"
VERSIONI CONTRASTANTI. L'episodio risale a lunedì, quando Rocca era stato fermato per un controllo, alla fermata del tram lungo riviera Ponti romani all'altezza del Titolo Livio, da agenti del secondo reparto mobile. Ma secondo quanto ricostruito dalla questura in un comunicato ufficiale, si sarebbe trattato di una risposta "proporzionata alla resistenza fatta dal giovane nel corso di un normale controllo, reso necessario a seguito di diversi minuti di insulti e improperi rivolti senza ragione agli agenti". Nel pomeriggio di martedì i militanti del Pedro si erano ritrovati davanti alla sede della questura per un sit-in di protesta e un corteo improvvisato nelle vie del centro.
