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Cronaca

Ospedale di Padova, il sindaco: "Investiamo anche sull'attuale per valorizzarlo in futuro"

Interviene il presidente Confesercenti, Zilio: "Padova merita un policlinico di levatura mondiale, ma oggi i pazienti non possono essere curati con le polemiche"

L'attuale ospedale di Padova non sarà abbandonato, ma rigenerato per continuare ad essere utilizzato nei prossimi anni per scopi socio-sanitari. E' quanto emerge dalla volontà espressa congiuntamente dal sindaco di Padova, Sergio Giordani; dal direttore generale dell'Azienda ospedaliera, Luciano Flor e dal presidente di Confindustria, Ferdinando Zilio. E poi c'è il tema dei tempi, l'obiettivo è che ci si muova in fretta, possibilmente entro la fine dell'anno in corso. "Le parole di Luciano Flor vanno nella direzione giusta", ammette Giordani, "pragmatismo e investimenti consistenti sul sito attuale, da subito. Questo è quello che vogliamo anche come Comune. Ora gli incontri che avremo serviranno per fare altri passi avanti. Sapete qual è la migliore garanzia che tra dieci o quindici anni il Giustinianeo non sia degradato e poi abbandonato? E’ farlo nuovo a partire da adesso. Rigenerarlo completamente. Così avremo dignità per i malati di oggi ma anche una struttura nel cuore della città già in grado e pronta per affrontare le sfide del futuro".

IL FUTURO.

"Non importa chi governerà Padova nel 2030", specifica Giordani, "Sarà di sinistra, di destra o di centro. La nostra battaglia di oggi è fatta perché nessuna Giunta si trovi ad affrontare un’emergenza urbanistica e sociale con un buco di incertezza nel centro di Padova. I padovani devono stare tranquilli, oggi e per sempre, sul loro ospedale e su quello che gravita attorno a questo fulcro fondamentale: nessuna navigazione a vista può andare bene. Un'altra delle garanzie che da lunedì chiederò al Direttore Generale riguarda la piena disponibilità dei nuovi spazi che si creeranno per i cittadini di Padova e non per soggetti altri, magari privati o costruttori. Oggi il Policlinico ha 1400 posti letto, ma nel nuovo schema, dai 400 previsti nel piano precedente abbiamo ottenuto che siano oltre 900. Si verranno quindi a creare spazi nuovi. Spazi che si rigenereranno anche dentro un piano di razionalizzazione degli spazi, in un sistema virtuoso di bonifiche e nuove edificazioni. Queste aree non devono essere usate per nuove edificazioni private, niente tentazioni di fare cassa insomma. Piuttosto è l’occasione per far sorgere un nuovo ampio stralcio a verde e a parco liberando la suggestiva cornice delle nostre mura. Un nuovo parco che deve essere integrato con il nuovo Giustinianeo ma anche completamente a disposizione dei padovani".

L'APPELLO DAGLI IMPRENDITORI.

Interviene anche Confindustria sul tema. Il presidente Ferdinando Zilio si appella alle istituzioni attraverso una lettera indirizzata al governatore Luca Zaia, al sindaco Sergio Giordani, al rettore Rosario Rizzuto e al presidente della Provincia Enoch Soranzo. “Mi rivolgo a voi, e con me lo fanno anche i colleghi presidenti delle Associazioni di Categoria e delle altre Sigle presenti nel Consiglio Camerale, nella certezza che, prima di Natale, ci facciate il grande regalo di mettere una pietra sopra a tutte le polemiche e affrontiate la questione dell'ospedale con senso di responsabilità istituzionale ed una volta per tutte”, dichiara Ferdinando Zilio, “Le dichiarazioni che questa mattina Luciano Flor affida agli organi di informazione sono di una oggettività e, al tempo stesso, di una forza che credo nessuno possa avere alcunché da obiettargli. Flor ha ragione: prima di tutto i pazienti. Perchè se è vero che Padova, per la sua storia e per la sua tradizione, merita un policlinico di levatura mondiale, è altrettanto vero che chi all'ospedale si rivolge oggi e chi lo farà anche nei prossimi cinque o dieci anni, non può essere curato con le polemiche".

LE RESPONSABILITA'.

"Per cui vediamo di essere seri: per una volta lasciamo perdere le posizioni pregresse, lasciamo perdere i meriti degli uni e le colpe degli altri, lasciamo perdere l'orgoglio personale e, tutti insieme, facciamo tesoro delle dichiarazioni del direttore generale. Il quale, da buon tecnico, guarda alla sostanza delle cose e più che alla dislocazione del nosocomio guarda al mantenimento degli standard qualitativi odierni e alla consistenza della spesa per mantenerli e per poi realizzare il nuovo. La parola d'ordine, pertanto, è "presa di responsabilità". Ma siccome sarebbe troppo facile chiederla solo agli altri, la Camera di Commercio è disponibile a valutare assieme a voi la possibilità di intervenire con azioni di sostegno purché si raggiunga l'obiettivo. D'altra parte l'impegno della Camera, già evidente in molti altri campi, perché non dovrebbe esserlo nei confronti dell'ospedale? Da tempo ci stiamo muovendo in un'ottica di dismissioni di alcune partecipazioni. Un'operazione che abbiamo fatto nell'ottica del progetto Padova 4.0 di reinvestire per lo sviluppo di una Padova sempre più smart e dunque sempre più vicina ai cittadini. E cosa c'è di più importante, per i cittadini, della loro salute”, conclude Zilio.

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